fonte: Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Giovedì 26 marzo dopo due mesi di detenzione nel CIE di Ponte Galeria, Pais è stato rilasciato!!
Era stato fermato e poi rinchiuso, insieme ad Amid ed Alexandru, durante lo sgombero dell’anagrafe occupata a febbraio dai movimenti per il diritto all’abitare , per protestare contro l’articolo 5 della legge Lupi sulla casa.
La felicita’ nel riabbracciare il nostro compagno, non toglie la rabbia per la reclusione nel lager di Ponte Galeria di tutti/e quelle che non hanno le carte giuste per vivere in questo paese. Perché la rabbia contro l’esistenza dei CIE può trasformasi in forza e determinazione per una lotta quotidiana contro retate e criminalizzazione sociale degli immigrati/e.
Denunciamo che nuovamente, come gia’ nell’udienza di convalida di febbraio, la comunicazione è avvenuta solo poche ore prima dell’udienza e direttamente al recluso, il fatto che Papis avesse una rete di compagni/e al suo fianco, ha permesso che l’avvocata di fiducia abbia avuto comunque l’informazione e sia stata presente in quella inaccettabile farsa che sono le udienze dentro al CIE.
L’ arbitrarietà che abbiamo visto in questi mesi, rispetto a tutta la procedura che viene imposta ai reclusi nei CIE, è totale. Perché per lo stato è un procedimento civile quello con cui si arroga il diritto di rinchiudere le persone, quello con cui sottopone le persone a violenze psicologiche, costrizioni fisiche e annientamento con psicofarmaci.
In questi mesi siamo andati spesso a Ponte Galeria insieme ai compagni/e che lottano contro i CIE, per far sentire la nostra solidarieta’ come occupanti delle case ai nostri compagni e a tutti e tutte le recluse, per cercare di infrangere quei muri con le nostre voci, che quando si incrociano con quelle dei reclusi l’aria si scalda e immagini quanto sarebbe bello un mondo senza gabbie.
Grazie a tutti/e gli/le occupanti e ai compagni/e che in questa citta’ lottano per chiudere i CIE
Per un mondo senza galere e senza frontiere
Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Movimenti per il diritto all’abitare