Contro le espulsioni, Lampedusa brucia ancora

l4Aggiornamenti del 20 maggio.  Le sette persone fermate a Lampedusa e trasferite sotto scorta in traghetto a Porto Empedocle sono ora recluse nel carcere Petrusa di Agrigento. Contro di loro, gravi accuse : “incendio, tentata strage, violenza e resistenza a pubblico ufficiale”. Sempre nella giornata di ieri altre 150 persone sono state trasferite con il traghetto di linea dall’hotspot di Lampedusa a Porto Empedocle (Ag). Nel centro  restano 360 persone.

hotspot 18/5Aggiornamenti del 18 maggio. Dai media apprendiamo che il padiglione incendiato, uno dei tre presenti nella struttura, è stato completamente distrutto dalle fiamme e dichiarato inagibile. Le circa 14o persone presenti nell’edificio dovranno essere spostate altrove e la Prefettura sta organizzando i trasferimenti. Le persone fermate perché accusate di aver appiccato l’incendio (4 ieri sera, e altri successivamente) questa mattina sono state tutte imbarcate su un traghetto di linea verso Porto Empedocle, dove dovrebbero arrivare entro stasera.

Di seguito un video sull’incendio e l’intervento della polizia in assetto antisommossa nell’hotspot, per controllare le persone uscite dagli edifici.

https://www.youtube.com/watch?v=xsu48YhNTXg

hotspotNella notte del 17 Maggio, intorno alle 22,30 si è diffusa la notizia di un incendio nell’hotspot di Lampedusa. Nel centro, che ha una capienza massima prevista di 500 persone, erano presenti 531 persone. Dalle prime notizie sappiamo che si è trattato di una rivolta dei reclusi, che hanno messo a fuoco materassi e arredi di un padiglione, già distrutto in passato dalle proteste dei migranti nel 2009 e 2011. La struttura sarebbe ora gravemente danneggiata. Secondo i media l’incendio è stato appiccato per evitare la prossima deportazione via aerea. Non ci sono feriti ma 4 persone migranti sono state fermate dalle forze dell’ordine. Da giorni a Lampedusa i/le migranti protestavano contro le identificazioni forzate e per lasciare l’isola.
In attesa di informazioni più dettagliate da parte di chi vive sull’isola, riportiamo il testo della notizia pubblicata dall’ANSA :

incendio Un incendio, forse di origine dolosa, è divampato questa sera nel Centro di primo soccorso e accoglienza di contrada Imbriacola a Lampedusa. Secondo le prime informazioni non vi sarebbero feriti. Le fiamme hanno avvolto un padiglione che era già stato distrutto da un incendio appiccato dai migranti prima nel 2009 e poi nel 2011. Sul posto sono all’opera le squadre dei vigili del fuoco di stanza sull’isola.

L’incendio, che i vigili del fuoco hanno ormai quasi completamente domato, sarebbe stato provocato da un gruppo di tunisini. Quattro di loro, sospettati di avere appiccato le fiamme, sono stati fermati mentre si allontanavano dal padiglione. La struttura, che era stata ricostruita dopo i primi due roghi, sarebbe gravemente danneggiata. Secondo una prima ricostruzione il rogo potrebbe essere stato appiccato dai tunisini dopo che si era diffusa la voce di un loro possibile rimpatrio coatto in aereo. Stamane a Lampedusa si erano registrati gli ultimi due sbarchi: un gruppo di 14 tunisini era approdato in mattinata a Cala Galera; altri 35 erano stati intercettati questa sera dalla Guardia Costiera a poca distanza dall’isola. All’interno del Centro di accoglienza, che funge anche da Hot spot, nelle ultime settimane si erano registrate forti tensioni legate al rifiuto da parte di un gruppo di profughi, sopratutto eritrei e yemeniti, di sottoporsi alle procedure di identificazione e al rilascio delle impronte digitali. Una ventina di loro avevano anche manifestato in piazza, davanti alla Chiesa madre, dando vita a uno sciopero della fame e della sete durato quattro giorni.

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