Questa mattina all’alba più di un migliaio di migranti di origine sub-sahariana hanno tentato di scavalcare, in almeno 5 diversi punti, la frontiera che separa il territorio del Marocco dall’enclave spagnola di Melilla. 10 migranti che risulterebbero feriti sono stati portati in ospedale.
I circa 500 migranti che sono riusciti ad entrare, superando le barriere e la resistenza della polizia marocchina e spagnola, sono stati portati nel CETI (centro di detenzione temporanea per migranti), dove saranno detentuti per i prossimi mesi (o anni); secondo le autorità spagnole alcuni di loro saranno trasferiti in altri centri di detenzione nel territorio spagnolo e per molti potrebbe essere prevista l’espulsione verso i paesi di origine.
Si tratta, secondo le autorità spagnole, del maggiore assalto alla doppia barriera di protezione della frontiera, alta 6 metri, registrato dal 2005.
L’assalto di oggi dimostra che si possono aumentare e alzare le barriere ma la volontà di migliorare le proprie condizioni di vita non fermerà queste persone a cui va tutta la nostra solidarietà.