La situazione in diversi CRA in Francia all’epoca del coronavirus

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Mentre la gestione dell’emergenza dell’epidemia di coronavirus si diffonde in tutta la Francia, con l’imposizione dell’isolamento e i controlli di polizia nelle strade, all’interno dei luoghi di prigionia la violenza e la repressione dello Stato si fanno sempre più dure. E a essere toccate più duramente saranno le persone più vulnerabili: quelle che vivono per strada e/o che non hanno documenti.

Nelle prigioni e nei centri di detenzione amministrativa vi è la sospensione dei colloqui e di ogni altra attività collettiva, misure sanitarie ridicole e nessuna informazione data alle persone recluse. Tutto questo anche se dopo la diffusione massiva del Covid-19, molti paesi hanno chiuso le loro frontiere ai voli provenienti dalla Francia, impedendo i rimpatri e rendendo i CRA delle prigioni a tutti gli effetti.

Nei tribunali, mentre la maggior parte delle udienze è stata annullata e la maggior parte dex avvocatx ha smesso di andarci, JDL [giudicx per la libertà e la detenzione] lavorano e le convocazioni immediate continuano ad avere luogo, la prova che i sogni di prigionia dello Stato vanno ben al di là dell’isolamento per contenere il virus.

Alcune associazioni umanitarie che lavorano nei centri (Cimade, Assfam, France Terre d’Asile, Forum Réfugiée, l’Ordre de Malte) hanno smesso di venire nei Cra. Il personale addetto alle pulizie non è più nei centri, e in molti edifici non c’è più sapone disponibile per le persone prigioniere. Nella maggior parte dei centri di detenzione non c’è più o quasi più l’OFFI dunque non si possono più comprare sigarette o ricariche telefoniche. Infermierx e dottorx continuano a disprezzare le persone detenute, gli sbirri si tengono a metri di distanza da loro, nonostante sia evidente che gli unici che escono dai centri e che possono portare il virus all’interno sono loro…

Di fronte a tutto ciò le persone prigioniere non smettono di lottare e resistere in molti modi diversi. Il 16 Marzo, lunedì, a Vincennes, Mesnil-Amelot, Lyon e Lille-Lesquin le persone prigioniere hanno iniziato lo sciopero della fame. In alcuni centri sono anche stati appiccati incendi, vi sono state evasioni collettive, blocchi e ogni genere di sommossa (Metz).

Le persone detenute denunciano la mancanza di igiene, nessuna maschera né guanti per gli sbirri né per loro stessx, la violenza da parte della polizia e il disprezzo dex medicx, e chiedono la liberazione di tuttx.

Ecco diversi comunicati e testimonianze pubblicati dopo lunedì 16 Marzo, da far circolare il più possibile!

Comunicato dei prigionieri di Mesnil-Amelot:
CRA2
https://abaslescra.noblogs.org/de-toute-facon-le-resultat-pour-nous-cest-la-misere-communique-de-prisonnier-du-cra2-du-mesnil-amelot/
CRA3
https://abaslescra.noblogs.org/vraiment-on-nous-a-oublie-ici-comminuque-de-greve-de-la-faim-des-retenus-mesnil-amelot/
Comunicato dei prigionieri del centro di detenzione di Lille-Lesquin :
https://abaslescra.noblogs.org/on-prefere-mourir-de-faim-que-de-cette-merde-communique-des-prisonniers-du-centre-de-retention-de-lille-lesquin-du-15-mars/
Comunicato dei prigionieri del CRA1 di Vincennes del 16 Marzo :
https://abaslescra.noblogs.org/greve-de-la-faim-et-foutage-de-gueule-paroles-de-linterieur-du-cra-de-vincennes/
Testimonianza di un prigioniero di Lyon St Ex il 17 Marzo:
https://crametoncralyon.noblogs.org/temoignage-au-cra-de-lyon-st-ex-greve-de-la-faim-face-a-la-suppression-des-visites-et-des-audiences-et-la-crainte-des-prisonnier-es-face-au-coronavirus/

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Dopo la grande giornata di lotte del 16 Marzo la situazione resta calda. La buona notizia è che dopo martedì un discreto numero di persone prigioniere in diversi centri sono state liberate, specialmente le persone comparse davanti al giudice, quelle che hanno potuto pagarsi un avvocato e quelle che sono in contatto con le associazioni che lavorano nei centri e che hanno chiesto la liberazione dex prigionierx. Ma le altre persone prigionierx sono rimaste rinchiuse in condizioni che erano disgustose già prima del virus, e come se la situazione non fosse già abbastanza grave, gli sbirri continuano a provocare x prigionierx, fanno circolare voci, lx fanno innervosire.

Gli sbirri hanno fatto spesso circolare delle voci riguardo la liberazione di tutti i prigionieri a Vincennes (e in altri CRA) questo lunedì, prima di smettere di parlarne. Da ciò che dicono le persone prigioniere del CRA di Vincennes, ci sono ancora una trentina di prigionierx laggiù. Se da un lato in alcuni centri vi sono delle liberazioni, in altri continuano le espulsioni verso delle destinazioni per cui siano ancora disponibili i voli o si continuano persino a rinchiudere altre persone: al Mesnil-Amelot il 16 e il 17 Marzo, di mattina, sono arrivate ancora nuove persone. Apparentemente sono sopratutto persone che escono dalla galera e vengono inviate direttamente al CRA. Così la pena per coloro che non hanno documenti è prolungata per altri tre mesi, con in più il rischio di contrarre il virus!

A Bordeaux un’azione giudiziaria collettiva ha permesso la liberazione di tutte le persone detenute del CRA, lo stesso per i CRA di Nimes e Montpellier che stanno per svuotarsi! A Tolosa un’azione dello stesso tipo sarebbe in corso per 62 prigionierx. A Rennes tutte le domande di messa in libertà sono state rifiutate mercoledì 18 Marzo. A Palaiseau, Strasburgo, Hendaye, Oissel, Plaisir le persone cominciano a uscire, visto che con la chiusura delle frontiere non possono più essere deportate. In alcuni CRA, a Hendaye come a Strasburgo, delle persone sono state trasferite da un centro all’altro.

In alcuni centri la situazione resta tesa, a Calais l’amministrazione del centro è contro le liberazioni, dicendo che è sia per proteggere le persone che per evitare che le persone prigioniere una volta uscite scappino in Inghilterra o in Belgio. Qualche persona è stata liberata tra martedì e mercoledì ma restano moltx prigionierx all’interno. Nel weekend scorso vi sono state delle retate, delle persone sul posto dicono che è il delirio totale, il CRA è sovraffollato, i materassi nelle celle sono messi a terra, 2 algerini sono stati deportati verso l’Algeria e un congolese verso la Repubblica del Congo. L’amministrazione blocca l’accesso ai dossier e rifiuta di comunicare la lista delle persone presenti e gli arrestati. Il tribunale libera col contagocce…

Aldilà dei CRA, anche nelle prigioni iniziano lotte e forme di resistenza, dopo la sospensione dei colloqui e delle attività collettive le persone prigioniere sono state trasferite in sedici prigioni in tutta la Francia, a Metz Epinal, Grasse Perpignan, La Santé, Angers, Nancy, Varennes le grand, Montauban, Aiton, Sequedin, Maubeuge, Douai, Valance, Saint-Etienne, Toulon. Mercoledì 18, al mattino, un prigioniero malato risultato positivo al coronavirus è morto nella prigione di La Santé, mentre i sindacati di polizia invitano le famiglie a calmare i loro parenti detenutx.

Più informazioni sulla situazione nelle prigioni qui:

Le Covid-19 : la prison dans la prison – video

Le rivolte e le lotte dex prigionierx ci indicano le responsabilità dello Stato nella crisi attuale.
L’unica soluzione: liberazione immediata di tutte e tutti i prigionierx, chiusura e scomparsa immediata dei CRA!

Più che mai è importante chiamare le cabine nei CRA (i numeri qui https://abaslescra.noblogs.org/numeros-des-cra-cabines-et-associations-mis-a-jour/), far circolare le parole delle persone prigioniere e quello che accade all’interno, e di mostrare solidarietà all’esterno!!

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