fonte: Punto di Rottura – Contro i Cpr
In occasione di alcuni volantinaggi davanti alla struttura per informare sulla sanatoria truffa e, soprattutto, sulla probabile imminente apertura del Cpr, abbiamo raccolto alcune informazioni. Prima di riportarle ricordiamo che il Cpr verrà riaperto nella stessa struttura in cui si trovava precedentemente il Cie, reso inagibile dalle rivolte e chiuso nel 2013. È situato dietro al Cas, separato da un cancello di acciaio e ora anche da un muro alto più o meno 4 metri. I lavori sono terminati, la ristrutturazione è avvenuta a opera del Genio militare e la gestione è stata appaltata alle cooperative Versoprobo di Vercelli e Luna di Vasto di Chieti.
La gestione del Cas è passata dalla Croce Rossa alla GEPSA S.A. SOCIETÈ ANONYME con aggiudicazione datata settembre 2019. Il passaggio dovrebbe però essere avvenuto solo pochi mesi fa e qualche operatore della Croce Rossa è rimasto a lavorare lì.
Tutti i cosiddetti “ospiti”, che abbiamo nelle diverse occasioni incontrato, sono bloccati lì in attesa delle risposte alle domande d’asilo da non meno di tre anni. Vite rubate.
Ci hanno riferito delle, purtroppo solite, condizioni difficili da sopportare all’interno della struttura. Dopo il cambio di gestione sono addirittura peggiorate. Ora non hanno più nemmeno WiFi, quindi chi non ha il cellulare con il contratto non ha accesso alla rete.
Gli spazi non vengono puliti, non ci sono attività di alcun genere né per gli adulti né per i bambini. Per quanto riguarda l’aspetto sanitario è come al solito molto carente. Il cibo, che per ora non sappiamo da chi sia servito, è molto scarso, sempre uguale e immangiabile, in particolare per i bambini che lo rifiutano. Per loro nemmeno il latte. In questo periodo sono molte le donne con i bambini, vivono nei container o in stanzoni molto affollati. I container per le donne sono posizionati alla destra della struttura mentre i giovani uomini sono in quelli sulla sinistra. Dovrebbero essere in tutto 300 le persone dentro il Cas. Negli stanzoni si sono diffuse anche le cimici da letto e i gestori non si sono preoccupati di intervenire per disinfestare. Per ora, pare non abbiano attaccato gli spazi esterni.
Molti ci hanno riferito di lavorare come rider pagati poco e niente, condizioni che si trovano costretti ad accettare sia per poter avere due soldi in tasca che per dimostrare “la buona volontà” di integrarsi. Del resto altri lavori non possono trovarli se non questo che non dà un vero e proprio contratto in regola.
Con la nuova gestione è cambiato anche il direttore. Recentemente un ragazzo ha rilasciato un’ intervista a degli operatori Rai, che si erano presentati davanti alla struttura per raccogliere informazioni o scoop, poi passata in televisione. Il direttore ha richiamato il ragazzo minacciandolo di cacciarlo dal centro qualora avesse rifatto una cosa del genere. Evidentemente nessuna notizia deve uscire da quel luogo se non da chi lo gestisce.
Continueremo a essere presenti fuori dal Cas, pronti nel caso il Cpr dovesse malauguratamente aprire.
Punto di Rottura
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