A San Nicola la Strada, alle porte della città di Caserta, sia il 10 novembre che il primo dicembre circa 60 migranti ( provenienti da Mali, Senegal, Ghana e altri paesi) hanno effettuato un blocco stradale sul viale Carlo III , strada sulla quale si trova l’Hotel City che li ospita. La struttura, dove sono alloggiate 120 persone, è gestita, come molti altri centri SPRAR nelle province di Caserta e Napoli, dalla Cooperativa “New Family” .
Con le loro voci, uno striscione e dei volantini i migranti hanno espresso le motivazioni della loro protesta: le discriminazioni razziali e i maltrattamenti, i ritardi nella “procedure di rilascio dei permessi di asilo per coloro che sono ancora in attesa del responso della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, e dei permessi semestrali per motivi umanitari che riguardano quegli stranieri la cui domanda e’ stata bocciata”, la mancanza di cure mediche adeguate, il cibo scadente, il sovraffollamento delle stanze, dove vivono fino a sette persone,la mancata erogazione regolare del pocket money di 2,5 euro, l’impossibilità di chiamare telefonicamente amici e familiari.
Sullo striscione era scritto: “Per favore, per favore, abbiamo bisogno di cambiamenti. Stiamo soffrendo la discriminazione razziale di tutti i giorni, ci fanno sentire…. Siamo rifugiati…. Siamo stanchi di essere… e siamo venuti qui in Italia solo per vivere una vita migliore…. Abbiamo bisogno di documenti.”
Media, estrema destra e politici locali continuano a creare allarmismo sulla presenza dei rifugiati nella provincia di Caserta, ad esempio diffondendo la bufala di casi di tubercolosi tra i migranti, pur dopo la smentita ufficiale dell’ASL Caserta che ha effettuato i controlli.
Nel Comune di Formicola i migranti ( in prevalenza nigeriani ed eritrei) “ospitati” nel Villaggio turistico “Le Campole” per due volte , il 26 Novembre e in precedenza ad Ottobre, hanno dato vita a forti proteste, occupando la strada provinciale Barignano-Dragoni. La repressione non si è fatta attendere, e oltre l’immediato intervento di polizia e carabinieri, cinque migranti – considerati tra i più determinati a continuare la lotta- sono stati allontanati e trasferiti in un centro ritenuto “più sicuro” dalla prefettura e questura, dietro insistenza del sindaco.
Fonti:
– Articolo sulla protesta e il blocco stradale del 1° Dicembre
– Articolo sul comunicato dell’ASL Caserta che smentisce la bufala tubercolosi
– Articolo sulle proteste a Formicola