Dopo le fughe di migranti avvenute nella prima metà di aprile che vi abbiamo raccontato qui il 21 aprile 300 migranti, di origine Eritrea dei circa 800 sbarcati a Pozzallo sono fuggiti dall’ex centro di sperimentazione agricola della Regione siciliana ‘San Pietro’, struttura situata tra Comiso e Ragusa allestita per fare fronte all’ “emergenza” sbarchi (che di emergenza e di imprevedibile ha davvero poco, ma si sa ai pennivendoli piace creare continuamente un clima di tensione)
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Il giorno dopo i 111 migranti di nazionalità eritrea giunti al PalaNebiolo sono tutti fuggiti nel corso della notte, nonostante abbiano eseguito le pratiche per richiedere la protezione internazionale. Nel centro del PalaNebiolo, dunque, restano 250 migranti nella tendopoli e 40 ancora nel Palazzetto, riaperto dopo lo sbarco del 9 Aprile, come se nulla fosse avvenuto. Di questo gurppo di fuggitivi, 8 (tra cui 4 minori) sono stati ripresi; fermati in autostrada, mentre camminavano in fila accanto al guardrail in direzione Catania.
Come spesso accade la stampa mainstream, sempre attenta a rilanciare le notizie più disparate sulla prossima invasione dell’Italia da parte di migranti, non ha dato alcuna notizia di queste fughe di massa che ancora una volta testimoniano come i migranti ben conoscano la vergognosa situazione in cui versa l’accoglienza in Italia e la loro volontà di allontanarsi al più preto dal “bel paese”
A tutti i fuggitivi va il nostro “vento in poppa!”