fonte: freccia.noblogs.org
Manifesto attaccato sui muri della costa teramana, dopo le retate contro gli “abusivi” e dopo le proteste degli ultimi giorni
18 agosto. Una cinquantina di immigrati si ritrovano nella mattinata fuori il municipio di Martinsicuro, per protestare per le continue retate che subiscono come venditori “abusivi” e l’aria di continua repressione che vivono. Qualche merdaccia locale gli urla di “tornarsene a casa loro” e ne nace un breve diverbio, situazione ideale per i padroni che, con la guerra tra poveracci, traggono solo giovamento. Una delegazione degli immigrati viene ricevuta dal sindaco, il quale ribadisce la linea, dura, che seguiranno, anche in relazione alle ultime disposizioni ministeriali emanate da Alfano in questi giorni, in cui si annunciava una sorta di “tolleranza zero” verso gli abusivi.
19 agosto. Questa mattina, dopo la manifestazione di ieri a Martinsicuro, i venditori stranieri, hanno fatto tappa ad Alba Adriatica. Si sono radunati in viale Mazzini e poi hanno dato vita ad un corteo (con circa una cinquantina di persone) per dirigersi davanti alla sede municipale dove hanno anche bloccato la strada. Al grido “vogliamo lavorare” hanno dato vita ad un sit-in davanti al Comune. I manifestanti si sono poi seduti davanti allo spiazzale del Comune. Come ieri una delegazione ha poi incontrato l’assessore alla sicurezza Marco Pilò, chiedendo la possibilità di poter lavorare e ottenere licenze, senza ottenere nulla. Anche in questa occasione, ovviamente, l’amministratore ha ribadito la necessità di far rispettare le regole in materia di commercio ambulante su aree demaniali, ovvero di perseguire nelle retate; che anche quest’oggi si sono ripetute sul litorale teramano, in particolare, quest’oggi, a Giulianova
21 agosto. Ancora tensioni sulle spiagge della costa teramana per via dei controlli asfissianti portati avanti dalle guardie nei confronti dei venditori “abusivi”. Stavolta è il turno di Giulianova, dove però all’ennesimo blitz, alcuni “abusivi” hanno risposto a brutto muso ai vigili, riuscendo, alcuni, a fuggire senza farsi sequestrare la merce e incassando anche la solidarietà di alcuni passati che ai vigili si sono rivolti con espressioni del tipo: “vergognatevi, anche loro devono campare!“