Riceviamo e pubblichiamo il comunicato che racconta dell’interruzione di un’iniziativa del PD e dell’Auxilium, nella Biblioteca comunale del Pigneto.
Qui una corrispondenza dove si racconta anche del pestaggio e della deportazione verso il Marocco di un detenuto del CIE di Ponte Galeria a Roma, in sciopero della fame da 13 giorni.
Il tutto è avvenuto quando l’ultima delegazione di associazioni ha fatto ingresso per documentare la situazione nel lager romano.
Mentre al governo, con il benestare della Lega Nord, si discute d’istituire una “commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione dei migranti” che, a detta del PD e di parte dell’associazionismo, dovrebbe “verificarne il funzionamento, il rispetto dei diritti umani al loro interno, e l’adeguatezza della normativa vigente sul tema” anche quest’ultimo episodio a Ponte Galeria rivela il volto “normalizzatore” di queste proposte.
Ecco il comunicato dove si racconta anche l’impegno del ben noto Khalid Chaouki del PD, lo stesso che abbiamo visto vantarsi per la chiusura del centro di Lampedusa, mai davvero avvenuta, e della liberazione delle persone recluse, mai realmente liberate ma deportate.
Ieri pomeriggio un gruppo di ragazze e ragazzi solidali con i reclusi e le recluse del CIE di Ponte Galeria ha interrotto la presentazione del libro ‘Cum Panis. Storie di fuga e memorie in quattro ricette’ organizzata e presenziata da esponenti locali dell’associazionismo e del PD, come Khalid Chaouki, in una biblioteca del quartiere Pigneto.
A lavarsi la faccia e la coscienza non c’erano solo politici e giornalisti: il buffet con “specialità mediorientali” era offerto dalla cooperativa Auxilium, la stessa che gestisce CARA e CIE, compreso quello di Ponte Galeria!
Dopo essersi sorbiti una mezz’ora di video in cui le donne profughe venivano vittimizzate, relegate alla cucina dei loro piatti tipici, all’essere mogli o madri, i solidali hanno esposto cartelli e hanno preso parola nella sala ricordando a tutti i presenti il ruolo dell’Auxilium e delle politiche del PD in ciò che è accaduto due giorni fa a Ponte Galeria.
Il 16 Ottobre, infatti, un ragazzo marocchino, in sciopero della fame da 13 giorni, è stato portato nell’infermeria del CIE dopo essere svenuto: lì è stato picchiato dalle guardie, legato e deportato. Tutto questo è successo mentre all’interno di Ponte Galeria era presente una delegazione “per i Diritti Umani”.
Lo schifo che ci fanno le guardie che lo hanno picchiato e l’Auxilium, che guadagna sulla reclusione di tutti e tutte le altre, è pari allo schifo che ci fanno i ricchi benpensanti di sinistra che vorrebbero che la “battaglia contro i CIE” fosse quella “per la legalità, contro gli abusi della polizia e per la difesa dei diritti umani”, retorica utilizzata da Khalid Chaouki per autodecretarsi paladino dei diritti dei migranti.
La lotta contro i CIE è la lotta di ogni immigrato/a contro il razzismo, il carcere, la reclusione e le deportazioni.
La lotta contro i CIE è di ognuno/a di noi contro le retate, lo sfruttamento, i controlli in strada, l’indifferenza.
Le lotte dentro i Centri d’Identificazione ed Espulsione ce lo raccontano: i CIE si chiudono con le rivolte”