Fonte: Macerie
Le temperature non si alzano in corso Brunelleschi: nonostante gli operatori si affannino a convincere i reclusi che la caldaia sia stata riparata, l’acqua e i termosifoni risultano appena appena tiepidi. Il guasto al sistema di riscaldamento è avvenuto ormai cinque giorni fa e per oltre tre giorni tutte le aree del Cie, compresi gli uffici amministrativi, sono rimaste completamente al freddo. Di fronte alle risposte impotenti dei gestori del Centro, i ragazzi rinchiusi hanno cominciato ad agitarsi e a minacciare di non rientrare dal cortile; per protesta, nell’area viola, per un giorno il cibo servito è stato rimandato indietro. Il consigliere comunale Michele Curto e il consigliere regionale Marco Grimaldi, esponenti di Sel, dopo essere stati rimbalzati davanti ai cancelli giovedì scorso, previa regolare autorizzazione, sono potuti entrati nel Centro nella giornata di sabato. Seppur il sopraluogo da loro fatto non abbia coinvolto tutte le aree, ciò che hanno visto è bastato alle due anime belle per chiedere la chiusura definitiva del Cie che ospita circa 25 persone. Dopo la visita dei due politici, sono arrivati immediatamente i tecnici per riparare il guasto. Quindi la caldaia è in funzione ufficialmente da sabato ma, ad ora, da dentro ci fanno sapere che la situazione è ancora insostenibile. La domanda che sorge spontanea è se il guasto sia realmente così difficile e costoso da riparare oppure chi dovrebbe occuparsi di risolverlo prende tempo visto il cambio di gestione alle porte. Infatti con il nuovo anno la Croce Rossa dovrebbe uscire definitivamente di scena per lasciare il posto al raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Gepsa e dall’Associazione Culturale Acuarinto.
Intanto, se volete contribuire a scaldare l’aria intorno al Centro, segnatevi questo appuntamento per domenica prossima, 21 dicembre.