Il 29 dicembre, secondo quanto riportato dalla stampa mainstream, un gruppo di circa 10 persone a seguito della notifica del diniego dello status di rifugiato politico da parte della Commissione territoriale, ha incendiato e danneggiato 4 vetture all’interno del CARA di Mineo, prendendo poi di mira il magazzino di distribuzione del vestiario, sigarette ecc. La rivolta è stata sedata dalla polizia con cariche e grazie all’utilizzo dei gas lacrimogeni.
Uno dei “responsabili” della rivolta – un ragazzo trenutunenne di origine nigeriana di nome Evans Owah – è stato arrestato poco dopo mentre altri due connazionali identificati ritenuti complici si sarebbero resi irreperibili ed altri sarebbero in via di identificazione (grazie al dispositivo di video sorveglianza presente all’interno del Centro)
Ieri Eric Richardson, un ragazzo di 22 anni di origini nigeriane, è stato fermato a Catania in quanto ritenuto anch’esso responsabile dei disordini avvenuti a fine dicembre nel centro e come il suo compagno dovrà rispondere di devastazione e saccheggio, danneggiamento con incendio, resistenza a pubblico ufficiale e di altri reati (ricordiamo che “Devastazione e saccheggio Art. 419 del CP è un reato contro l’ordine pubblico introdotto in Italia sotto il regime fascista col famigerato Codice Rocco del 1930 – codice tuttora vigente in moltissime sue parti – un reato espressamente pensato per reprimere sommosse e moti di piazza ma che negli ultimi anni è stato applicato anche ai migranti che si sono rivoltati nei centri di detenzione etnica).