Contro il business e le condizioni in cui versano le strutture d’accoglienza, per conquistarsi la possibilità di scegliere dove e come vivere, oggi è stata una giornata di blocchi stradali, praticati da migranti richiedenti asilo, ad Isernia, Caserta e Fiano Romano.
Riportiamo di seguito alcuni articoli comparsi sulla stampa mainstream che raccontano i diversi momenti di protesta e le ragioni che hanno portato le persone in strada.
Sembrerebbe che ad Isernia in particolare, la sbirraglia abbia deciso di trattare le motivazioni della protesta come “semplice” questione di ordine pubblico, minacciando tramite conferenza stampa i prossimi provvedimenti repressivi.
Se la normalità è impedire alle persone di autodeterminare le proprie esistenze, bloccare questa normalità è necessario.
Tutta la nostra solidarietà a chi ha scelto di alzare la testa e rompere l’invisibilità.
Profughi bloccano la Ss 85 Venafrana,
traffico paralizzato
La manifestazione di protesta, non autorizzata, sta provocando il blocco della circolazione. Sul posto la Polizia stradale di Isernia
Sono scesi in strada i rifugiati, bloccando la circolazione e paralizzando di fatto il traffico sulle direttrici pentre in entrambe le direzioni.
La protesta è in corso almeno dalla ore otto di stamane e va avanti ancora in questo momento sulla statale 85 che collega Isernia a Venafro, all’altezza del distributore Agip, davanti alla struttura che ospita i migranti, nei pressi di Monteroduni.
Traffico paralizzato, con automobilisti costretti a tornare indietro o a deviazioni di molti chilometri per raggiungere le sedi di lavoro.
Le richieste dei rifugiati sono sempre le solite: tempi più rapidi nella concessione dei documenti e magari un lavoro. E questa mattina hanno anche protestato perché si sentono vittime di una colossale macchina da soldi. Quello dei migranti, infatti, è il più grosso business del momento.
Parcheggiati per mesi in strutture ricettive che non prevedono alcun programma di integrazione, i profughi subiscono lo stress di una situazione di incertezza e di perdurante attesa dei documenti da rifugiati politici, quelli grazie ai quali sono poi liberi di muoversi in tutta Europa.
Sul posto la Polizia stradale di Isernia che sta cercando di regolare il traffico e le altre forze dell’ordine.
E l’Anas comunica che, a causa della manifestazione, la strada statale 85 ‘Venafrana’ è chiusa provvisoriamente al traffico, in entrambe le direzioni, al Km 33,000, in corrispondenza dello svincolo di San Nazzaro, in provincia di Isernia. Sul posto è presente il personale dell’Anas per la gestione della viabilità e per le indicazioni dei percorsi alternativi. Il traffico viene deviato temporaneamente sulla viabilità provinciale. (fonte e qui il video con un servizio giornalistico a conclusione della protesta)
Immigrati occupano strada a Caserta
Manifestazione per chiedere maggiore assistenza medica
(ANSA) – CASERTA, 12 GEN – Sessanta immigrati richiedenti asilo ospitati in una struttura alberghiera di San Nicola la Strada (Caserta) hanno occupato viale Carlo III. Gli stranieri, quasi tutti africani, chiedono maggiore assistenza medica e che venga rimpatriata la salma di un immigrato del Gambia deceduto qualche giorno fa per cause naturali. Nella zona sono notevoli i disagi al traffico. È la terza volta in pochi mesi che i richiedenti asilo occupano l’arteria che conduce alla città della Reggia. (ANSA).
Fiano Romano – Rientra la protesta immigrati del Cara, sgomberata area via Milano
E’ rientrata la protesta degli ospiti del Cara di Via Milano a Fiano Romano e la strada è tornata di nuovo transitabile. La situazione si è sbloccata dopo che dalla Prefettura è arrivata la data per la riunione della Commissione esaminatrice per l’esame delle domande per i permessi di soggiorno, che dovrebbe tenersi il prossimo venerdì.
Una cinquantina di immigrati, nella mattinata di lunedì 12 gennaio, erano riusciti a bloccare l’area della Variante Tiberina – via Milano, nei pressi del centro Cara di Fiano Romano (nella foto il traffico bloccato). Sul posto interevenuti i carabinieri della locale stazione, del Nucleo radiomobile di Monterotondo, mediatori culturali della cooperativa responsabile del centro e uomini della Polizia locale del centro tiberino. (fonte)