Traduzione dal blog “No borders Morocco”
Appello a tutte le persone colpite dalla guerra condotta dall’Unione europea nei confronti dei migranti e dei rifugiati.
Il 6 febbraio 2014 centinaia di migranti cercarono, con un’azione collettiva, di superare via mare il confine dell’enclave spagnola di Ceuta. La Guardia Civile spagnola, in risposta al tentativo di entrare nel territorio dell’UE, sparò proiettili di gomma e gas lacrimogeni sulle persone che attraversavano a nuoto .
Anche la polizia marocchina, supportata da razzisti autoctoni, partecipò a questa caccia omicida. Ufficialmente, 15 persone sono state uccise e altre 50 dichiarate disperse! Da allora, altre migliaia di persone sono state uccise, ferite o espulse illegalmente alla frontiera tra Marocco e Spagna.
Un anno dopo questi omicidi – che si aggiungono a molti altri che hanno causato la morte e la scomparsa di migranti – chiediamo agli Stati membri dell’UE di rispettare i diritti fondamentali che devono essere garantiti ad ogni persona nel mondo, non solo ai cittadini occidentali.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i migranti che a rischio della loro vita affrontano il deserto e il mare per evitare le brutali misure di sicurezza della Fortezza Europa e dei suoi gendarmi nel Nord Africa.
Questo è il motivo per cui chiediamo azioni di solidarietà e di resistenza a Tangeri, Fnideq, Ceuta, Madrid, Barcellona, Dusseldorf, Berlino, Londra e altrove!
Terremo questo commemorazione, in Europa e in Marocco, a partire dal 6 febbraio 2015, per condannare queste azioni omicide e spregevoli e per esigere un’inchiesta internazionale che accerti le responsabilità e assicuri i responsabili alla giustizia, in particolare tra il personale della Guardia Civil spagnola.
Chiediamo parità di diritti e giustizia per tutti ovunque!
FERMIAMO LA GUERRA AI MIGRANTI!
FERMIAMO I RESPINGIMENTI!
Libertà di movimento ovunque per tutti!
È possibile sostenere questo appello:
* Organizzando e sostenendo azioni
* Distribuendo questo appello su internet o attraverso volantini
* Condividendo su Twitter #StopWarOnMigrants