Nonostante alcuni articoli entusiastici, usciti oggi, parlino di una decisione ufficiale del governo greco in merito alla chiusura dei Centri di detenzione etnici, la situazione non è tutta rosa e fiori come potrebbe sembrare; leggendo bene si scopre infatti che non si tratta della chiusura di tutti i lager greci ma dello svuotamento progressivo di alcune “categorie” di persone (donne incinte, bambini e malati); l’unico centro che potrebbe essere effettivamente chiuso è il lager di Amygdaleza salito tragicamente alle cronache in questi giorni (ne abbiamo parlato qui). Da considerare inoltre che si parla di 100 giorni per l’effettiva messa in pratica delle misure previste.
Sia i reclusi che i solidali greci non si fidano molto delle decisioni istituzionali (senza dimenticare che negli ultimi giorni si sarebbero verificati violenti pestaggi e torture dei detenuti da parte dei poliziotti) e occorre ricordare che l’attenzione mediatica si è avuta solo grazie alle lotte delle persone recluse. Anche ieri, Lunedi 17, ad Amygdaleza ci sono state proteste e tensioni : due container hanno preso fuoco e la polizia antisommossa è intervenuta per controllare i migranti che chiedevano la liberazione immediata, davanti alle reti di recinzione del centro.
Per questo motivo le mobilitazioni continuano: oggi si è tenuta una iniziativa a Lesbo, e sono state indette per il 19 e il 21 Febbraio due manifestazioni di solidarietà ad Atene, per pretendere la chiusura immediata di questi lager etnici. Altre manifestazioni sono previste nei prossimi giorni in tutta la Grecia.
Di seguito l’appello per la manifestazione ad Atene del giorno 19.
Manifestazione Antirazzista, Giovedi 19 febbraio, Propylea ore 18:00
Chiudere ORA Amygdaleza e tutti i centri di detenzione!
Asilo e accoglienza per i rifugiati , giustizia per Nadim Mohammed!
KEERFA – “MOVIMENTO UNITI CONTRO IL RAZZISMO E LA MINACCIA FASCISTA”
“L’UNIONE” comunità pakistana di Grecia
Le immagini che abbiamo visto oggi entrando nei locali del centro di detenzione per migranti di Amygdaleza ci hanno ricordato le immagini storiche dei luoghi di esilio e tortura di migliaia di detenuti nelle aride isole come Makronisoss [ndt: dove furono deportati in campi di concentramento i comunisti che avevano combattuto prima nella Resistenza contro i nazifascisti e poi nell’ emfilio (guerra civile) del 1944-1949].
Persone indigenti, dimesse, esposte al freddo con sandali ai piedi – ma anche piene della speranza che ora i campi dovranno essere chiusi: per questa ragione urlavano una sola parola: libertà! LIBERTÀ!
Il container nell’ala A1, dove Nadim Mohammed ha esalato il suo ultimo respiro, mostra la disumanità della detenzione dei rifugiati nell’Europa del 21 ° secolo. Ci chiediamo: coloro che hanno organizzato questo inferno saranno puniti? Sarà fatta luce sulle decine di denunce archiviate riguardanti morti, maltrattamenti e torture di immigrati? I dirigenti della polizia che hanno dato gli ordini di “rendere ai migranti la vita insopportabile” continueranno a godere dell’immunità?
La promesse di G. Panousis ( il nuovo ministro per la protezione dei cittadini) che “Amygdaleza verrà presto chiusa”, fatta il giorno dopo il suicidio e quattro giorni dopo la morte del rifugiato afgano Sayed Mehdi Achmpari, non ci rassicura.
Amygdaleza e tutti i campi di concentramento avrebbero dovuto essere chiusi già ieri. Ogni giorno in più di esistenza di questi centri mette a rischio le vite di chi vi è detenuto, a causa del pozzo di disperazione creato dalla lunga detenzione, che alimenta azioni come il suicidio di Nadim Mohammed. Le spaventose condizioni di questi centri hanno portato anche a casi di tubercolosi miliare che sono estremamente pericolosi per la vita di centinaia di prigionieri.
Chiediamo l’immediato intervento del primo ministro Alexis Tsipras, affinchè ordini alle autorità di polizia l’immediata chiusura dei centri di detenzione e il rilascio di tutti i profughi ingiustamente detenuti. Noi pretendiamo asilo, ospitalità, accesso alla sanità e all’istruzione per tutti.
Chiediamo alla sinistra, alle associazioni studentesche, alle comunità di immigrati, ai movimenti antirazzisti e antifascisti di unirsi insieme e con forza alla lotta per chiudere immediatamente i centri, senza aspettare , come dice qualcuno, “l’approvazione di una nuova legge”.
Chiediamo la cancellazione della vecchia legislazione ereditata dalle politiche razziste del precedente governo di coalizione ND-PASOK, la fine dell’operazione Xenios Zeus e dei controlli di polizia razzisti, la demolizione della recinzione di confine a Evros e la fine di FRONTEX. Non dimentichiamo che negli ultimi giorni decine di profughi, donne e bambini sono annegati nel Mar Egeo e a Lampedusa.
Dalla Grecia, il movimento anti-razzista e anti-fascista che si sta preparando per la giornata internazionale di azione del 21 marzo, invia il proprio messaggio : è il momento di finirla con il razzismo che uccide e spiana la strada ai neo-nazisti e al fascismo . La nostra lotta è per distruggere il “memorandum” che impone povertà e insieme a questo distruggere il memorandum del razzismo, miserabile eredità di Samaras e Venizelos!
Fonte
Qui altre info (in greco) per la manifestazione del 21 Febbraio, che si terrà davanti al lager di Amygdaleza.