Come annunciato dall’appello di Calais Migrant Solidarity, il centro diurno Jules Ferry è stato inaugurato e perciò le autorità hanno iniziato a costringere le persone migranti ad abbandonare le proprie abitazioni, per trasferirsi 10 km lontano da Calais.
La costruzione del centro diurno è la copertura umanitaria che vogliono dare all’espulsione coatta, un processo lungo che vogliono narrare come “volontario”, mentre con pesanti minacce e militarizzazione stanno costringendo le persone bloccate alla frontiera Francia/Uk ad allontanarsi dalla città.
Per continui aggiornamenti riguardo la situazione attuale, v’invitiamo a consultare il sito dove vengono raccolte notizie e lotte in corso a Calais.
Qui potete trovare la notizia e le modalità dello sgombero della casa delle donne “Victor Hugo”.
Qui una breve testimonianza di una persona migrante riguardo la situazione attuale.
Vi proponiamo anche una lunga corrispondenza con Jack, un compagno che conosce bene il contesto a Calais, fatta ieri dai microfoni di Radio Onda Rossa. Buon ascolto.