riceviamo e diffondiamo
Mercoledì mattina, la polizia ha “bussato” per l’ennesima volta alle porte di alcune case occupate da compagne e compagni di Torino, per notificare dodici divieti di dimora dal comune.
Il divieto di dimora viene elargito con una certa facilità dalla procura locale – a Torino questa misura cautelare è arrivata a durare fino a due anni e mezzo e chi la viola è passibile di arresto.
Le accuse questa volta riguardano una recente contestazione verso la ditta Ladisa, che si occupa della ristorazione nei C.I.E. di Brindisi e Torino. Pochi giorni prima i reclusi di corso Brunelleschi avevano trovato vermi nei loro pasti.
Degli escrementi lasciati negli uffici della ditta avevano palesato cosa si pensasse di chi collabora alla gestione di questi lager.
Alcune delle persone raggiunte da questo provvedimento erano state precedentemente colpite da obbligo di firma giornaliero per un’ iniziativa simile contro un’organizzazione complice della gentrificazione in città.
Quello della procura è l’evidente tentativo di separare le compagne e i compagni dalle loro relazioni e dalle loro lotte. Dove vorrebbero stroncare le lotte spezzando i rapporti di solidarietà, germogliano invece complicità fra chi porta avanti lotte affini e che si intersecano.
Siamo solidali con i compagni e le compagne colpite dalla repressione.
Siamo al loro fianco nel portare avanti la lotta contro i centri di reclusione, le retate, le frontiere.
Giovedì 2 Giugno ore 18 Discussione pubblica all’isola pedonale del Pigneto “Il Pigneto è una frontiera. 2 giugno – Niente da festeggiare”
Il 2 Giugno saremo all’isola pedonale del Pigneto, teatro negli ultimi due anni di continui rastrellamenti, di una massiccia militarizzazione e recentemente della nuova forma di sfruttamento che è il lavoro gratuito dei richiedenti asilo e rifugiati.
Daremo vita a una discussione pubblica sulla gestione dei/delle migranti, che dietro il nome ipocrita di accoglienza nasconde business, controllo e sfruttamento.
Sabato 4 giugno Presidio al C.I.E. di Ponte Galeria in solidarietà con le persone recluse.
Sabato 4 giugno dimostreremo come ogni mese la nostra solidarietà alle recluse del CIE di ponte Galeria. A Dicembre una rivolta aveva reso inagibile la sezione maschile, che da allora è chiusa. Ora sono cominciati i lavori di ristrutturazione per la riapertura della sezione, con un’ulteriore fortificazione del lager volta a impedire la comunicazione e l’organizzazione tra i reclusi.
Ore 16 appuntamento in stazione Ostiense per raggiungere il presidio insieme
nemiche e nemici delle frontiere