Fonte: Macerie
Vi proponiamo la storia di Montassar, ragazzo tunisino che fino a qualche settimana fa era in attesa del rinnovo dei documenti di permanenza in Italia. Proprio in questo periodo di sospensione è stato portato al Cie dopo aver aiutato due ragazzi durante un’aggressione.
Ecco l’intervento di sua moglie Loredana andato in onda durante la mattinata informativa di Radio Blackout che racconta lo sciopero della fame, l’isolamento e le condizioni del suo compagno (e di tutti i reclusi) dentro il centro per senza-documenti torinese.
macerie @ Maggio 31, 2016
Una trentina di solidali si trovano sotto alle mura del Cie per un veloce saluto ai reclusi. Tra di loro c’è Montassar in sciopero della fame da diverse settimane.È stato portato all’ospedale ma nonostante le gravi condizioni da ieri è di nuovo chiuso in corso Brunelleschi, prima in una cella di sicurezza e poi in una stanza d’isolamento; per questo ha deciso di iniziare anche lo sciopero della sete.