Nella mattinata di ieri, 18 luglio, nell’accampamento gestito da baobab experience in via cupa, è stata portata avanti un’operazione di identificazione dei/delle migranti ospiti in via Cupa coordinata da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comune di Roma, Ama e Polizia Municipale. Via Cupa è stata blindata da un ampio schieramento di forze dell’ordine. L’operazione si è conclusa con il forzato accompagnamento di 45 migranti, compresi bambini, caricat* a spintoni su 2 pullman, verso l’ufficio immigrazione di ia Patini per lo svolgimento delle procedure di identificazione. Si tratterebbe di un controllo anti-terrorismo motivato con la strage di Nizza, nonostante – da quanto si apprende dagli stessi volontari del Baobab – la maggior parte dei/delle migranti avrebbero già subito un’identificazione al momento delarrivo in Italia.
L notizi circolat ieri di cui sia migranti sia volontari erano a conoscenza. Malgrado ciò, ci sono state resistenze da parte dei migranti che si rifiutavano di salire sui sollecitati poi sia dagli strattonamenti delle FdO sia dagli incitamenti dei volontari stessi .
Già in precedenza, ai primi di giugno, in una delle tante operazioni di polizia che hanno i/le migranti dell’accampamento gestito da baobab experience, i volontari avevano fatto sapere che avrebbero collaborato con la questura per registrare gli/le “ospiti” nel centro, al fine di trovare una struttura d’accoglienza in cui ricollocare tutte le persone.
Negli scorsi rastrellamenti nel novembre 2015 erano state fermate e portate all’ufficio immigrazione 70 persone, e tra queste 12 alla fine recluse nel CIE di Ponte Galeria in vista dell’espulsione. Nel giugno 2016 23 persone erano state fermate e portate via per identificarle.
, a più di 24h dall’inizio del blitz, non cnotizie o comunicati ufficiali su quanto accaduto e sull’effettivo rientro persone prelevate.
Anche oggi polizia, carabinieri e guardia di finanza erano nuovamente presenti in loco