Aggiornamento del 21 ottobre.
Dopo lo sgombero del centro autogestito “Lucioles” a St. Dalmas, 4 persone sono state arrestate, 3 sono state rilasciate alle 19 di ieri sera. Il fermo di C. è stato prolungato e stamattina è stata perquisita la sua abitazione. Oggi pomeriggio è previsto l’incontro col giudice, che deciderà sul rilascio (improbabile) o sull’avvio del processo.
Oggi alle 14 presidio solidale davanti al tribunale di Nizza.
Aggiornamento del 20 ottobre.
Lo spazio autogestito è stato sgomberato questa mattina all’alba. 4 compagni francesi sono in stato di fermo nel commissariato di polizia di Nizza, davanti al quale è stata convocata per oggi alle 18 una manifestazione in solidarietà con i detenuti.
Riceviamo e pubblichiamo un appello alla solidarietà verso migranti e solidali che ieri hanno occupato un edificio pubblico nella stazione ferroviaria di San Dalmazzo di Tenda, nella Val Roya francese. Dopo essere stat* quasi immediatamente accerchiat* dalla polizia,rischiano lo sgombero e la denuncia della SNCF, l’azienda proprietaria del terreno.
Ieri sera, un gruppo di una sessantina di esiliat* e di persone solidali ha aperto un edificio pubblico nella Valle della Roya.
Dopo due mesi la situazione causata dagli stati alla frontiera franco-italiana non ha smesso di peggiorare: centinaia di persone rimangono bloccate a Ventimiglia, le deportazioni verso il sud dell’Italia si contano a decine ogni giorno, le persone che rifiutano l’identificazione vengono picchiate o colpite con scosse elettriche; l’armata francese si dispiega tra le montagne e rintraccia i minori isolati…
Di fronte alle politiche repressive contro gli/le esiliat*, alle situazioni di angoscia che creano, ai bisogni sempre crescenti delle persone per strada, noi rifiutiamo di giocare al gioco degli stati e delle organizzazioni umanitarie che collaborano a questa gestione di morte.
Noi affermiamo la nostra capacità di autorganizzazione e creiamo gli spazi d’accoglienza là dove ne abbiamo bisogno, occupando gli edifici che dovranno esserlo.
Al fianco di chi viaggia, qui e ovunque, appello al sostegno delle persone in lotta contro le frontiere!
Una spina in più nel piede di chi resta seduto sulla sua sedia.
Qui di seguito il comunicato del collettivo di solidarietà Sud-Est e Alpi:
Solidarietà agli/alle esiliat*, Valle della Roya: Apertura di un luogo d’accoglienza autogestito!
La politica europea provoca la guerra e la sofferenza di migliaia di persone nei loro paesi, che continua in Europa con la decisione di chiudere le frontiere e criminalizzare la libera circolazione delle persone.
La Francia, in collaborazione con l’Italia, sta portando avanti una guerra a bassa intensità contro i/le migrant*. La situazione già denunciata a Ventimiglia, nella jungle di Calais e in diverse città della Francia è lo specchio di questa guerra.
Donne, famiglie, minori e uomini sono perseguitat* perché cercano di attraversare le frontiere. Una frontiera militarizzata dove, sempre di più, si rischia la propria vita per superarla. La tragedia della giovane eritrea, morta sull’autostrada qualche giorno fa, ne è semplicemente l’immagine più eclatante.
Da qualche settimana, ogni giorno, sempre più migranti passano dalla Valle della Roya. La solidarietà offerta dagli/dalle abitanti di questa valle ha donato un’altra speranza di libertà. Ma questa solidarietà non è più sufficiente per rispondere alla situazione causata dalla repressione.
Per questo motivo vogliamo dare una risposta collettiva e pubblica a tale ingiustizia. Un luogo dove chiunque possa esprimere la sua solidarietà e opporsi a questa follia, un luogo dove la solidarietà diversa autogestita possa esprimersi.
Noi, esiliat*, residenti, con o senza i documenti giusti, invitiamo tutt* a sostenere quest’azione.
Comunicato dei collettivi di sostegno ai/alle migranti del Sud-Est e dei due versanti delle Alpi: collettivo Migrants de Nice/Vallée de la Roya,
collectif Cévennes Sans Frontières, collectif inter-collectifs de
Grenoble, Lounapo, collectif Mamba de Marseille, collectif Migrants 04,
collectif Migrants de Paris, collectif Migrants Gap, collectif Migrants
Vallée de la Drôme, collectif VAR (Vide à remplir, ndr: Vuoto da Riempire)