riceviamo e pubblichiamo
Il primo block party a Piazza dei Mirti del 29 giugno ha visto molte persone del quartiere divertirsi, mangiare, bere e ballare senza guardie attorno che ti controllano le bollicine nel bicchiere, in uno spazio autogestito in cui nessuna si sentisse a disagio o “in pericolo”, a conferma che della sicurezza dello stato, fatta di mitra spianati, arresti, stupri e violente retate possiamo e vogliamo fare a meno.
Se non bastassero le leggi Minniti-Orlando a rendere le città in cui viviamo ingabbiate nel terrore, poche settimane fa è entrata in vigore l’ordinanza comunale anti-movida, che vuole impedire di fatto a tutti e tutte noi di passare l’estate per le strade, costringendoci a bere e mangiare soltanto nelle 4 mura di un locale “cool”, possibilmente senza fare troppo rumore.
Anche Centocelle rientra tra i quartieri colpiti da tale ordinanza, il che comporterà centinaia di controlli, guardie fuori dai bar e nelle piazze a spiarci per controllare che non stiamo bevendo dalle bottiglie o nei bicchieri di vetro dopo le 22 e fino alle 7 del mattino. Da mezzanotte all’alba invece sarà vietato bere alcol in assoluto, altrimenti la guardia di turno vi trasformerà in una grandissima multa da 150 euro.
Contro tutto questo, venerdì 21 luglio vogliamo riprenderci quella stessa piazza per ripetere a gran voce che tutte le leggi contro il degrado, le ordinanze, il daspo e i fogli di via distribuiti a destra e manca a ogni persona considerata “indecorosa” e nemica del potere non ci impediranno di stare in strada, di vivere le piazze dei quartieri che abitiamo, di goderci la nostra socialità e continuare a lottare contro tutto ciò che ci fa schifo: il razzismo, il fascismo, il sessismo e le guardie.
Abbiamo scelto questa volta di dedicare la serata alla rivoluzione in Egitto, parlare di quello che sta succedendo lì e di tutte quelle persone, compagne e compagni, impegnate in una grande lotta contro la repressione di un regime che ogni giorno arresta, uccide e fa scomparire centinaia di persone.
Lo faremo presentando il film #HammamSokhn #Bagno_caldo , totalmente autoprodotto, della regista e compagna Manal Khaled, che dal 2011 sta lavorando alla sua realizzazione.
Il film racconta alcune storie di donne egiziane in un momento molto particolare, dove milioni di persone riempivano le strade.
Durante la rivoluzione, queste donne si sono ritrovate in posti chiusi per scappare dalla polizia, con persone che non conoscevano; in quei momenti così tesi cadevano i pregiudizi e si creava solidarietà tra le persone.
L’idea è di diffondere e di rendere il più partecipativo questo progetto che dal 2011 ha visto il lavoro di compagnx e amicx che credono in quella che è stata la rivoluzione egiziana e ancor di più oggi che il regime attua una stretta repressiva che quotidianamente aumenta.
nemiche e nemici delle frontiere