Sabato scorso circa 100 migranti del collettivo la Voix des Sans Papiers (VSP) e alcun* solidali che volevano aprire un’altra occupazione in un immobile disabitato di Bruxelles sono stati violentemente aggrediti da alcune guardie del corpo della polizia anti-sommossa, che gli hanno impedito di accedere al luogo.
Questa la testimonianza di un migrante, portavoce del collettivo:
“Dovevamo lasciare alla fine della settimana il vecchio hotel Astrid che noi occupiamo dalla metà di settembre e abbiamo cercato un nuovo edificio per poterci installare nuovamente. Oggi dei solidali hanno aperto un immobile vuoto di via des Sables e poi sono andati via. Da quello che si sa un vicino ha chiamato la polizia e quando noi siamo arrivati sul posto, 3 poliziotti in borghese e che non portavano braccialetto identificativo, ci hanno impedito l’accesso al luogo e ordinato di andarcene. Noi ci siamo rifiutati e un poliziotto ha spinto un migrante contro un’auto. L’aria s’è scaldata e noi abbiamo sentito numerosi spari di proiettili in plastica dura. Tante persone sono state bastonate e gasate. Dei rinforzi della polizia locale e federali sono arrivati, noi ci siamo difesi e ci siamo scambiati qualche pugno con i poliziotti” (fonte).
Qui il comunicato ufficiale dell’associazione che racconta come sono andati i fatti:
“Le associazioni no-profit La Voix des Sans Papiers (VSP) e S.O.S. Migranti continuano a sostenere i migranti e i sans – papiers associandosi alla presentazione di una denuncia contro ignoti, in seguito agli avvenimenti intollerabili del 18 dicembre.
“Giusto per ricordarlo, questo sabato, nel pomeriggio, qualche decina di membri dell’organizzazione di migranti, la Voce dei Sans Papiers (VSP), accompagnati da simpatizzanti, hanno tentato di penetrare in un immobile sfitto situato a rue Marais, a Bruxelles al fine di rialloggiare i 100 membri dell’associazione.
Questa occupazione veniva effettuata in esecuzione di un decreto di requisizione adottato dal sindaco, ma sospeso lo stesso giorno (venerdì) dal Consiglio di Stato, e dunque senza il consenso della città di Bruxelles.
Tre individui armati, senza alcun bracciale identificativo o segni distintivi conosciuti si sono dediti, senza aver segnalato a quale titolo, a delle provocazioni verbali e fisiche respingendo violentemente un migrante, prima di utilizzare le loro armi, senza preavviso, sparando a caso delle flashball e delle palline di caucciù verso le persone presenti (persone migranti e solidali).
Sei persone disarmate e dal comportamento completamente pacifico sono state ferite da questi colpi”.