Riceviamo e pubblichiamo.
CHEZ JESUS
da giovedì abbiamo occupato alcuni spazi pertinenti alla chiesa di Claviere.
Alla frontiera la situazione in queste ultime settimane si è complicata. Il flusso di persone che arriva al confine è sempre più forte e le pratiche di solidarietà diretta messe in atto in questi mesi non sono più sufficienti. Per questo sentiamo sempre di più la volontà di sollevare il vero problema, che è la frontiera, con forza maggiore.
Abbiamo occupato i locali sottostanti la chiesa anche perché si è resa sempre più evidente la necessità di avere tempi e spazi per organizzarci e parlare con le persone che a decine ormai ogni giorno cercano di attraversare questo confine.
Al tempo stesso questa occupazione non vuole invocare un intervento da parte delle istituzioni che potrebbero darci una risposta con la solita impalcatura dell’accoglienza dalla quale la maggior parte delle persone con cui ci stiamo confrontando fugge.
Preferiamo organizzarci in modo autogestito. Noi non vogliamo “gestire” delle persone; al contrario del sistema di accoglienza che conosciamo, che non fa altro che legittimare il dispositivo frontiera, vogliamo cercare complicità con chi si batte in prima persona per la propria libertà di movimento.
Invitiamo tutt* i/le solidali a raggiungerci per un pranzo condiviso.
Appuntamento oggi, domenica 25 marzo, Chez Jesus (sotto la chiesa di Claviere) da mezzogiorno.
Graditi cibo (già pronto), coperte, scarponi, indumenti caldi (guanti e sciarpe etc).
Briser les frontières