Dalle cronache di questi giorni risultano recluse almeno 8 persone nella sezione maschile del CPR di Ponte Galeria.
Sembra dunque che le dichiarazioni del governo si siano avverate.
Se così fosse, l’apertura della sezione maschile avrà effetti pesantissimi in città.
Mentre la sezione femminile, trattandosi dell’unica (a oggi) esistente in tutto il paese, reclude donne fermate nelle retate o uscite dalla prigionia nelle carceri di tutta la penisola, o appena sbarcate e non deportate durante il trattenimento negli Hotspot, l’inaugurazione della sezione maschile avrà effetti devastanti in tutto il centro italia.
Questa, infatti, si somma alla capienza detentiva dei centri di espulsione già in funzione, garantendo un importante punto strategico alla macchina delle deportazioni.
La sezione maschile di Ponte Galeria è stata chiusa e devastata dalla rivolta del dicembre 2015.
I lavori di ristrutturazione hanno riguardato la fortificazione e la differenziazione interna per evitare l’incontro tra tutta la popolazione reclusa. Purtroppo, presto saranno le voci delle persone recluse a raccontarci questa realtà e a confermarci o meno le ipotesi che abbiamo fatto leggendo dichiarazioni e documenti relativi al lungo periodo di lavori interni alla struttura.
Per ora ci fermiamo qui, convinti che nelle strade e tra quelle mura continueremo a trovare i nostri e le nostre complici nella lotta contro il sistema di esclusione e sfruttamento che le frontiere proteggono.