Traduzione da: A bas les Cra
Le rivolte nei centri di detenzione continuano! Qualche settimana fa le prigioni per stranierx di Oissel e poi di Rennes sono state in parte distrutte dalle rivolte dei prigionieri. Lo scorso fine settimana nel CRA 2 del Mesnil – Amelot ha avuto luogo un’altra rivolta. Risultato: tutta la sezione 9 del CRA 2 è stata bruciata.
Dopodichè la prefettura si è data da fare per mettere in atto la repressione: deportazione violenta il giorno dopo l’incendio, trasferimento negli altri centri di detenzione, GAV, minacce di processi.
Sabato scorso, in molte città francesi (Sète, Marsiglia, Rennes, Toulouse e Parigi) hanno avuto luogo diverse mobilitazioni contro i centri di detenzione e a sostegno dei prigionieri di Rennes detenuti perché accusati di essere stati all’origine dell’incendio che ha distrutto la metà del centro.
Riportiamo qui le parole dei prigionieri del CRA di Mesnil e/o delle persone trasferite in seguito all’incendio:
“È stato di sera, tra le undici e mezzanotte. Tutti l’hanno visto. Sono venuti nella sala della televisione, hanno portato delle lenzuola e dei materassi. Alcuni volevano impedirlo. Ma non volevano sentire ragioni. Dopo ci siamo allontanati e tutto ha preso fuoco. Più tardi sono venuti i pompieri. Ieri sono stato messo in custodia cautelare (GAV), fino alle 3 o 4. Poi mi hanno trasferito in un altro centro”.
“Ti dico perché hanno fatto questo. Perché ci sono dei civili che ci trattano sempre male, che ci picchiano. Alcune volte, vengono presto la mattina e buttano fuori dalla sezione fino a mezzogiorno. Dicono che è per la pulizia, ma dopo il bagno puzza … è un casino, bisognerebbe esserci per credere! Il cibo… il cibo…. Ogni giorno ci danno del pesce. Un giorno era guasto il pesce. Anche l’acqua qui fa schifo. Non è fresca anche con il sole. Alcune volte, mentre siamo fuori vengono con le macchine di fronte alle recinzioni e accendono i fari. Per colazione, se non ti svegli alle 7 non hai diritto a niente.
Per l’infermeria, e la Cimade (un’associazione di solidarietà con le persone immigrate NdT.), capita di aspettare delle ore al sole. E’ per questo che l’hanno fatto! Aspetti delle ore al sole e poi ti dicono: “Bah è chiuso”.
“C’è stata un’espulsione, 3 trasferimenti negli altri centri, 1 o 2 trasferimenti nel CRA 3 (perché qui ci sono due centri)”.
“Prima di questa rivolta ci sono state altre lotte. Ce n’è stata una di una settimana intera, durante il Ramadan. Soprattutto i marocchini e gli algerini. Una settimana intensa! Non vedevamo neppure i medici, perché qui sono delle guardie non dei medici.
Ma questo sciopero non è servito a nulla. Le guardie sono diventate più violente, è stata dura per niente. Non ci hanno dato nulla, neppure la pulizia dei bagni. Poi, dopo l’incendio, hanno sgomberato tutto il blocco.
Ci sono dei Palestinesi e dei Libanesi qui, mentre c’è la guerra laggiù. E’ dura no?!
È il seguito della colonizzazione. Poi parlano dei diritti dell’uomo…
C’è una famiglia e dex bambinx. I genitori erano handicappati. Li hanno liberati, ma comunque li hanno messi dentro un centro di detenzione! Perché? Perché non avevano i documenti giusti”.
Io dopo l’incendio sono stato portato all’ospedale… a causa del fumo, lo sai, quando respiri il fumo è dura. Alla fine dei 3 giorni mi hanno riportato al centro…”
Per contattarci e per sostenere la lotta all’esterno: anticra [at] riseup.net.
Più informazioni su queste prigioni: abaslescra.noblogs.org e crametoncralyon.noblogs.org