fonte: Macerie
Ancora, ancora e ancora
Sembra di essere tornati nel lontano 2011, quando nella canicola estiva si erano propagate fughe e rivolte attraverso i Centri di tutta la penisola. Forse non per estensione e quantità, ma l’intensità di quanto sta continuando ad accadere nel Cpr di Torino, senza contare la fuga di massa a Ponte Galeria di inizio luglio, ricorda un furore che gli sgherri di stato stentano a spegnere e che anche ieri sera è tornato a farsi sentire.
Ancora un tentativo di fuga, come qualche giorno fa, è avvenuto verso le 19:00 e questa volta non ha coinvolto solo alcuni ragazzi dell’area gialla ma anche qualcuno dalla rossa. I fuggitivi sono stati riacciuffati, la polizia è entrata nell’area gialla e ha elargito ampie manganellate rompendo il braccio a un ragazzo e ferendone un’altro alla caviglia. Tuttavia proprio dall’area rossa un ragazzo è riuscito a conquistare la libertà, le guardie sembra che se ne siano accorte questa mattina dopo aver fatto la conta. Sempre in mattinata hanno poi svolto diverse perquisizioni alla ricerca di corde e altro materiale funzionale alla fuga.
Sembra che in queste settimane i reclusi del Cpr stiano rispolverando tutto l’armamentario di strumenti di lotta a loro disposizione. Non solo incendi e fughe, ma due giorni fa un paio di ragazzi sono saliti sul tetto della loro sezione per protestare contro la mancanza di cure verso un ragazzo che si sentiva male e, per uno dei due, richiedere una risposta alla domanda di rimpatrio volontario.
L’estate è ancora lunga, il Cpr è sempre là e la temperatura non sembra destinata a scendere. La sfida per chi sta fuori e cerca un modo di sostenere le lotte dei reclusi, è sempre aperta.
Qui di seguito riportiamo i video della tentata fuga di ieri: