tradotto da: athens.indymedia.org
Nella sezione femminile del centro di detenzione di Petrou Ralli ad Atene, 16 detenute siriane e due palestinesi hanno iniziato uno sciopero della fame, sabato 2 novembre 2019, in segno di protesta. Sebbene siano prigioniere da molto tempo, alcune da due mesi e altre da ancora più tempo, non hanno idea di quando verranno trasferite nelle isole dove gli sono state prese le impronte digitali, per completare la procedura e ottenere l’asilo.
Il tribunale si è già espresso sul trasferimento nelle isole ma sono ancora detenute in celle fatiscenti a tempo indeterminato. Alcune hanno problemi di salute come problemi cardiaci, respiratori ecc. E altre a causa delle condizioni disumane che devono subire in detenzione si sono ammalate. Mirano a continuare lo sciopero della fame fino a quando non avranno esplicitamente promesso loro che saranno trasferite direttamente dove dovrebbero essere. Una delle recluse è minorenne e la detenzione minorile è illegale.
Quando cesseranno le violazioni delle loro stesse leggi da parte delle autorità? Le donne non resistono a un altro assalto, urlano BASTA, e chiedono solidarietà e sostegno a tutti nella loro giusta lotta. Chiamano anche organizzazioni che difendono i diritti umani dei gruppi vulnerabili per prendere una posizione.
Nelle strade, nelle piazze e nelle celle di prigione, le donne migranti non sono sole!
La passione per la libertà è più forte di ogni tipo di cella!
La Solidarietà e l’auto-organizzazione sono le nostre armi
Insieme cambieremo il mondo
The House of Women for the Empowerment & Emancipation