Fonte: No border kitchen Lesvos
Chiamata alla mobilitazione: giovedì 16 gennaio in piazza Saffo a Mitilene, isola di Lesbo.
Il 6 gennaio un uomo di 31 anni è stato trovato morto, impiccato in una cella all’interno del Centro di detenzione preventiva (PRO.KE.K.A.), la prigione che si trova all’interno del campo di Moria. Secondo le altre persone detenute nel PRO.KE.K.A., la vittima ha trascorso solo poco tempo con altre persone, prima di essere trasferito in isolamento per circa due settimane. Mentre era in isolamento, era solo anche durante le ore in cui era portato fuori, perché gli veniva permesso di trascorrere l’ora d’aria in un momento diverso rispetto alle altre persone. In base a quello che hanno potuto vedere gli altri reclusi, per diversi giorni è stato rinchiuso nella sua cella senza che gli fosse permesso di uscire. In questi giorni il cibo gli è stato servito attraverso la finestra della sua cella. Il suo stato di disagio mentale era evidente a tutti gli altri detenuti e alla polizia. Piangeva durante le notti e bussava alla porta. In precedenza aveva anche minacciato di farsi del male. Gli altri reclusi con lui non hanno mai visto nessuno visitarlo, né lo hanno visto portato fuori dalla sua cella per ricevere un supporto psicologico.
Anche una sola morte è troppo.
La sua morte è responsabilità della polizia e dello stato greco.
Chiediamo un’indagine indipendente sulle circostanze della morte del 6 gennaio.
Chiediamo la chiusura del PRO.KE.K.A. e il rilascio immediato di tutti i detenuti.
Siamo solidali con tutti i detenuti in circostanze simili; dalle celle oscure di Korydallos a Petrou Rally, la passione per la libertà abolirà tutte le prigioni.
Chiediamo la demolizione del campo di Moria e la libertà di movimento per tutti.