Traduzione da: A bas les CRA
Il carcere per stranierx di Oissel (vicino a Rouen) è noto per le sue guardie violente e razziste e la sua direzione che reprime tutti i movimenti di lotta. In questa prigione la cella d’isolamento viene regolarmente utilizzata per picchiare i detenuti.
Alla fine di aprile questo carcere è stato in parte incendiato dai detenuti dopo uno sciopero della fame violentemente represso.
Sabato scorso alcune guardie hanno picchiato un detenuto e lo hanno portato in isolamento (ne è uscito mercoledì 22 gennaio) perché aveva espresso solidarietà con un altro detenuto. La sera, dei poliziotti incappucciati, con i cani, sono entrati nel centro per intimidire i reclusi. Da allora le violenze, le pressioni e gli insulti razzisti non si sono fermate.
Stasera, mercoledì 22 gennaio, i 42 prigionieri della sezione maschile del Cra di Oissel hanno iniziato lo sciopero della fame. Ecco il loro comunicato:
Nel centro di detenzione di Oissel (vicino a Rouen) la polizia è violenta e ci umilia ogni giorno. Provocano continuamente, ci dicono: “Abbassa gli occhi!” Il cibo è freddo e non è halal, anche se la maggior parte dei prigionieri sono musulmani.
Anche la prigione è meglio di qui. Alcuni di loro sono qui (in Francia N.d.T) da 10 o 20 anni e vengono messi in un centro di detenzione.
Da sabato è anche peggio. La polizia voleva di nuovo mettere un prigioniero in isolamento. Il suo amico si è opposto e hanno portato anche lui con violenza in isolamento. La sera c’era la polizia con cani e i cappucci nel centro per spaventarci.
Il prigioniero che era in isolamento è stato appena rilasciato. L’hanno picchiato, non può parlare più, ha lividi dappertutto. Gli occhi e le orecchie sono gonfie.
Ieri hanno rotto il piede di un altro detenuto.
Tutto questo è sbagliato. Tutti si lamentano. Siamo più di 42 prigionieri rinchiusi qui.
Quindi ora faremo uno sciopero congiunto. Stasera non mangia nessuno.
Cercheremo di occupare il corridoio perché quello che è successo da sabato scorso è ancora peggio del solito.
Non c’è igiene qui. Le camere non vengono pulite tutti i giorni.
Noi rivendichiamo:
– La fine della violenza, della xenofobia e del razzismo della polizia
– Un minimo di igiene e dignità
– Del cibo che sia mangiabile
– Buone cure mediche
I prigionieri in sciopero della fame a Oissel, 22 gennaio