Ieri, lunedì 7 ottobre, 60 richiedenti asilo di un centro di accoglienza a Lamezia Terme hanno protestato bloccando per 3 ore e mezza l’arteria principale della città. Esponendo vari cartelli hanno descritto la loro condizione, comune a quella di altri centri: attese infinite per essere chiamati dalle commissioni d’asilo, nessun documento, cibo pessimo, nessuna assistenza sanitaria, stanze sovraffollate dove vivono in 10, mancanza di acqua calda, 2 docce per 234 persone, nessuna possibilità di frequentare scuole o corsi di formazione. Su un altro cartello era scritto “Fermiamo i crimini”, perché criminali sono queste istituzioni razziste.
Da anni le proteste nei centri di accoglienza si susseguono numerosissime, e nel nuovo decreto sicurezza è previsto un aumento delle pene per chi alza la testa anche solo con la resistenza passiva, nelle varie strutture di accoglianza, così come nelle carceri e CPR.
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