Traduzione da: Paris Luttes
Lo scorso 14 dicembre alcuni prigionieri del centro di detenzione per persone migranti di Vincennes hanno deciso di fare pervenire al di fuori dal carcere le loro parole e le loro rivendicazioni.
Nelle prigioni per gli/le stranierx ci sono sempre state rivolte individuali o collettive, scioperi della fame, resistenze contro le deportazioni, atti e pensieri di solidarietà.
Nel quotidiano queste lotte restano invisibili, e quando i/le prigionierx cercano di rivoltarsi si trovano di fronte la polizia e lo stato … sosteniamo chi si ribella! Mostriamogli la nostra solidarietà.
Qui di seguito il comunicato dei compagni di Vincennes:
“Siamo dei prigionieri del centro di detenzione amministrativa di Vincennes, nella banlieue parigina.
Chiediamo che venga applicato il diritto per quelli e quelle che vogliono lasciare il paese, un vero accesso alle cure quando necessario e la continuazione dei trattamenti medici per quelli e quelle che ne hanno bisogno. Noi domandiamo prima di tutto la liberazione di tutte le persone detenute.
Noi non siamo state arrestate per quello che abbiamo fatto ma per quello che lo stato ha deciso che noi saremo: persone senza documenti (sans papiers).
Nella prigione di Vincennes ma anche prima, durante gli arresti o nei commissariati, la violenza, sia essa fisica o morale, è una prassi quotidiana.
Noi rifiutiamo la maniera in cui le persone sono deportate con la forza, spesso in maniera molto violenta. Recentemente ancora un prigioniero è stato riempito di botte prima che la polizia tentasse di espellerlo.
Quando qualcuno non ha più alcuna soluzione, tranne quella di farsi del male per essere liberato, non ha accesso ad alcuna cura, non è portato in ospedale. Qui tutti i giorni, ci viene ricordato che non siamo niente per lo stato francese.
Contro la detenzione perché siamo dei/delle sans papiers, una detenzione che distrugge le nostre vite e detiene anche le nostre famiglie e i/le nostrx carx con noi.
Dei prigionieri del CRA di Vincennes 14/12/2018”.
Domenica 16, centinaia di persone migranti e solidali hanno manifestato di fronte la Comedie Française. Nel loro comunicato si legge: “Noi siamo gli/le abitanti di posti insalubri o che vivono in strada. Tra noi ci sono immigrati e loro bambinx, senza documenti, stranierx rastrellatx, umiliatx, deportatx, sfruttatx, mutilatx dalle frontiere o alla prefettura. […] Tra di noi ci sono anche i fantasmi delle persone assassinate alle frontiere dall’Unione Europea e da Frontex. […] Noi entriamo questa sera alla Comédie Française per interrompere la rappresentazione della sanguinaria Lucrezia Borgia e provare a parlare con il primo ambasciatore della cultura francese, Mr. Eric Ruf. […] I teatri sono da qualche tempo le scene privilegiate per dei grandi “giuramenti d’ospitalità”. Allora eccoci qui, nel teatro più importante di tutti, a rispondere con l’azione a quelle e quelli che si accontentano di fare dei grandi pipponi umanisti”. L’azione è stata violentemente impedita da un numero impressionante di guardie che hanno usato anche lacrimogeni. I/Le manifestanti hanno resistito riuscendo ad ottenere un incontro con il ministro degli interni per affrontare la questione della loro regolarizzazione immediata.
Oggi martedì, 18 dicembre, si terrà una manifestazione organizzata dai collettivi di sans-papiers e persone migranti, insieme ad associazioni e collettivi di solidali, in occasione della Giornata internazionale dei/delle migranti. La manifestazione sarà occasione per ricordare le decine di migliaia di persone uccise dalle frontiere e delle politiche antimigratorie dei paesi più ricchi, per richiedere la libertà di circolazione per tutti e tutte, la chiusura dei centri di detenzioni per migranti, la regolarizzazione delle persone senza documenti e per l’uguaglianza nell’accesso ai diritti.
Abbasso i CRA! Contro tutti i luoghi di detenzione!