San Ferdinando – Ordinato lo sgombero della tendopoli: non ci sono più scuse, è ora di agire

Fonte: Campagne in Lotta

ORDINATO LO SGOMBERO DELLA TENDOPOLI: NON CI SONO PIÙ SCUSE, E’ ORA DI AGIRE!

In queste ore agli abitanti della vecchia tendopoli di San Ferdinando stanno ricevendo l’ordinanza di sgombero, emessa ieri dal Comune, dando seguito alle minacce di Salvini. L’intenzione sembra essere quella di bonificare l’area e demolire tutto ciò che vi si trova a partire da mercoledì prossimo. Nessuna reale soluzione abitativa è stata paventata, a parte posti in centri di accoglienza molto lontani dai luoghi di lavoro e solo per i pochi che hanno un permesso di soggiorno di 5 anni o come richiedente asilo; chi invece ha un permesso umanitario o per casi speciali finirà nella nuova tendopoli, controllato e impossibilitato ed autodeterminare la propria vita. Per tutti coloro che non hanno un permesso, c’è la strada. Intanto l’inutile teatrino degli ultimi mesi da parte di associazioni, sindacati e del neonato comitato per il riutilizzo delle case si è svelato per quello che è: colpevole di avere ancora l’ennesima volta ostacolato la rabbia e i bisogni della lotta autorganizzata e per questo inevitabilmente complice di questo sgombero annunciato. La CGIL fin dall’inizio ha chiesto con forza le realizzazione di campi container come soluzione “degna”, alternativa alla vita in baraccopoli, e nell’ultimo corteo ha invocato esplicitamente lo sgombero, senza mai far cenno alla questione dei documenti, centrale da anni per chi lotta. Dal canto suo, l’USB non ha mai smesso di strumentalizzare il dolore e la rabbia degli abitanti della tendopoli, palesandosi solo in occasione delle tragedie e dimostrandosi più volte dalla stessa parte di governo e polizia.

Mentre i morti dell’ultimo e dei precedenti incendi sono ancora caldi, le case in contrada Serricella e in Via Maria Zita a Rosarno, pronte da tempo, rimangono chiuse e disabitate.

Le parole non bastano più, è ora di agire. La misura è colma, non ci sono più scuse.

NESSUNO DEVE ESSERE SGOMBERATO, NESSUNO MUOVERÀ UN PASSO SE PRIMA NON SI TROVANO SOLUZIONI REALI.

LA RABBIA DEGLI ABITANTI DELLA TENDOPOLI VI TRAVOLGERÀ!

VOGLIAMO CASE PER TUTTI!

Ascolta la corrispondenza di Radio Onda d’Urto con un compagno che vive nella tendopoli:

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