Roma – 4 marzo, presidio davanti l’Ambasciata greca

Qui evento facebook.

In queste ore si sta consumando l’ennesima tragedia sotto i nostri occhi.

Migliaia di persone sono ammassate al confine tra Grecia e Turchia, l’Europa risponde con armi da fuoco, carcere e pestaggi. Contiamo i primi morti.

I governi europei hanno finanziato con miliardi di euro il regime autoritario turco affinchè svolgesse il compito di guardiano esterno delle frontiere UE, per bloccare i movimenti migratori. Ora il Governo turco, come strumento di pressione politica verso l’Ue, al fine di avere mano libera nella sua guerra in Siria, ha temporaneamente aperto la sua frontiera verso la Grecia (tenendo chiusa quella con la Siria), e sollecitato migliaia di persone ad attraversarla. Migliaia di vite umane usate come vera e propria arma di guerra.

Iraq, Siria, Afghanistan, Kurdistan, Palestina, Yemen (solo per citarne alcuni) sono paesi dove la guerra delle potenze mondiali, Italia compresa, marchia i corpi di popolazioni intere. Questa guerra continua al confine e nei campi di internamento.
Dall’accordo del 2015 con la Turchia, in Italia e in Grecia, così come fuori dalle frontiere europee, sono aumentati i Campi di reclusione per migliaia di persone migranti costrette a rimanere intrappolate a tempo illimitato e senza alcuna prospettiva.
Le proteste sono all’ordine del giorno così come le dure rappresaglie.

Da questa estate il Governo greco ha rinforzato l’attacco alle lotte autorganizzate, alle occupazioni e nei confronti delle persone migranti.
Nelle isole come Lesbo e Chios, ormai prigioni a cielo aperto, lo Stato ha scelto di far esplodere la rabbia della popolazione piuttosto che smantellare un maxi campo di concentramento e permettere alle persone di spostarsi liberamente e contemporaneamente ne costruisce di nuovi. Lasciando così sfogare tensioni sociali sui migranti anzichè contro le stesse istituzioni che per anni hanno costretto decine di migliaia di persone ad una convinvenza difficile. E, come se non bastasse, viene lasciata carta bianca a nazisti e fascisti che approfittano di questa situazione per colpire le persone.

Arrivano immagini di vera e propria guerra a due passi da casa nostra.
Viviamo in un paese esperto in stragi in mare, campi di internamento e deportazioni.
Non possiamo restare a guardare.
Appuntamento mercoledì 4 marzo, ore 17:00, davanti l’Ambasciata greca a Roma (lato via S. Mercadante) in solidarietà alle persone migranti in lotta e per la libertà.

Questa voce è stata pubblicata in Appuntamenti e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.