Stamattina sono stati rimpatriati due dei ragazzi provenienti dal nordafrica che, nei giorni scorsi, si erano resi protagonisti assieme ad altri reclusi della protesta definita delle ‘bocche cucite’ nel Cie di Ponte Galeria a Roma.
Secondo l’ufficio del Garante dei detenuti del Lazio, è probabile che presto anche gli altri reclusi che avevano partecipato alla protesta vengano rimpatriati.
Va ricordato che questi ragazzi sono quelli sbarcati a Lampedusa sulla barca approdata sulle coste italiano dopo il tragico naufragio del 3 ottobre. Al Cie li chiamano “i ragazzi del mare” perchè non hanno mai visto l’Italia se non dalle gabbie.
Erano stati trasferiti da lampedusa e imprigionati nel Cie romano pur non avendo commesso alcun tipo di reato, in seguito all’intervento del deputato del pd Khalid Chaouki; sono stati espulsi dopo aver ricevuto promesse e rassicurazioni in quanto considerati indesiderati sul suolo italiano.
Difficile non vedere dietro questa deportazione forzata un tentativo di fiaccare le lotte – portate avanti dai reclusi – che proseguono nei 5 Cie rimasti in attività (di cui 2 saranno chiusi a breve per lavori).
Al momento in cui scriviamo questo resoconto tutto il reparto maschile è in sciopero della fame per risposta alle deportazioni.
Ricordiamo che domani pomeriggio alle 15 è previsto un presidio davanti al Cie di Ponte Galeria per chiederne la chiusura.