Apprendiamo e riportiamo dai media locali la notizia secondo la quale la Regione Sardegna evrebbe confermato la chiusura del CPA di Elmas, noto alle cronache per le rivolte e le fughe di migranti che hanno costretto più volte a chiudere l’aeroporto per ricercare i “fuggitivi” ma soprattutto noto da tempo come vero e proprio campo di detenzione per migranti (che ricordiamo si trovano qui rinchiusi senza aver commesso alcune reato, qui un articolo del 2008 sulle condizioni di vita nel CPA).
“La Regione assicura piena collaborazione con le istituzioni nazionali e locali impegnate a gestire le nuove politiche sull’accoglienza dei profughi, alla luce del Piano approvato recentemente dalla Conferenza Stato-Regioni”. È quanto hanno affermato i rappresentanti degli assessorati del lavoro e delle politiche sociali nel corso del Tavolo di coordinamento regionale su accoglienza e immigrazione riunitosi oggi in Prefettura a Cagliari. La riunione è servita a verificare il Piano di ripartizione dei migranti per ogni provincia (le quattro storiche: Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e a fare il punto sulle strutture di prima accoglienza. Attualmente, i profughi ospitati nell’isola sono 419. In base alla nuova ripartizione dovranno essere 944. Le quote maggiori spettano a Cagliari (450) e Sassari (279); quindi Nuoro (124) e Oristano ( 91).
“Nel corso della riunione – si legge in una nota inviata dalla Regione – è stata confermata la chiusura del centro di prima accoglienza di Elmas ed è emersa l’urgenza di individuare nuove strutture”. Il carcere minorile di Quartucciu e la Scuola di Polizia penitenziaria di Monastir potrebbero avere i requisiti per ospitare i migranti, ma la Regione, d’intesa con la Prefettura, non esclude altre soluzioni”.
Insomma chiuso un centro se ne aprirà per dare continuità alla gestione dell’accoglienza fatta di sbarre e segregazione.