A seguito di un attacco contro una liceale venerdì scorso, pochi giorni prima della manifestazione razzista “Salviamo Calais” di domenica 7 settembreo, è stata rilasciato un comunicato su quanto accaduto:
“Fino a quando le autorità consentiranno l’espressione della violenza razzista e fascista?”
Quello che temevamo è purtroppo successo.
Nel pomeriggio di Venerdì 5 settembre, una volontaria di 15 anni, membro del collettivo «Calais, ouverture et humanité» è stata aggredita fuori dalla sua scuola.
Avvicinata mentre si trovava sola con il pretesto di chiederle da accendere, un uomo dai capelli corti, gli ha inferto una ginocchiata all’inguine. La ragazza è caduta a terra, e il suo aggressore le ha sferrato un violento calcio allo sterno lasciandola a terra mentre le diceva “Se ti vedo Domenica, ti sparo!”. Fisicamente e psicologicamente scossa, la ragazza è stata portata in ospedale dai vigili del fuoco.
Quanto successo è senza dubbio un attacco mirato e intenzionale, portato da un uomo venuto a difendere dei fantomatici “valori di Francia” contro “la violenza dei migranti a Calais”. Un gesto vile di un uomo che fa parte di quei gruppuscoli che proclamano a gran voce che la Francia sarebbe molto più sicura e sana senza tutti coloro che non soddisfano i criteri fisici, culturali e religiosi di una presunta “francesità”. Un gestovigliacco di un uomo venuto a “Salvare Calais” che ha stabilito che aggredire una ragazza di 15 anni faceva parte della sua “missione di salvataggio”.
Per diversi giorni, le chiamate dell’estrema destra si sono succedute dal nord al sud della Francia sui siti ultranazionalisti per invitare i loro sostenitori al raduno in programma Domenica 7 Settembre. Bastava guardare i profili di Facebook dei partecipanti per rendersi conto di ciò che sarebbe successo a Calais: saluti nazisti, minacce di violenza, insulti razziali, commenti razzisti sulla politica da seguire in Francia che chiedevano “ripulire” il paese della sua popolazione non francese e non bianca. Queste persone sono pericolose: chi non si comporta come loro vorrebbero, diventa un nemico esattamente come gli stranieri tanto disprezzati.
Noi gruppi di solidarietà ai migranti lotta, organizzazioni contro il razzismo denunciamo questa nuova aggressione contro la solidarietà militante agli esiliati di Calais.
Siamo costernati dal clima di non-diritto che si è instaurato da settimane a Calais. Come possiamo accettare che esprimere pubblicamente sostegno ai migranti e difendere i diritti degli esuli possano esporre volontari e attivisti ad aggressioni fasciste?
Infine, esprimiamo profondo disgusto per il fatto che la prefettura non abbia decisio di vietare la manifestazione di oggi (ieri ndt) organizzata dal gruppo razzista “Salva Calais”. Dobbiamo pensare che lo Stato abbia definitivamente deciso di lasciare il campo libero all’estrema destra radicale?
Elenco dei firmatari:
L’Auberge des migrants / Calais, ouverture et humanité (COH) / Mouvement contre le Racisme et pour l’Amitié entre les Peuples (MRAP) Dunkerque Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA) / Terre d’Errance (Norrent-Fontes) / Le Réveil Voyageur
Tradotto da Passeurs d’hospitalités ~ des exilés à Calais