Qualche tempo fa vi avevamo raccontato di come nel lager di Ponte Galeria venisse fatto uso di psicofarmaci per sedare e tenere sotto controllo tutti/e coloro che si ribellavano all’internamento, alle deportazioni e ai loro aguzzini (qui).
Quelle denunce avevano avuto come conseguenza la rimozione coatta di un articolo sul sito dinamo press, che aveva pubblicato il comunicato di un’azione alla sede romana della cooperativa che gestiva il Cie (ne abbiamo parlato qui ).
Non crediamo si tratti di uno scoop, poiché questi ulteriori dispositivi di annientamento li riconosciamo in tutti i tipi di carcerazione, ma in realtà anche alcuni giornali main stream avevano portato alla luce, in passato, come tale pratica fosse diffusa (nel 2012 e nel 2013).
A distanza di nemmeno un anno, nonostante il cambio di gestione del Cie romano, è da poco uscito su Left un reportage dedicato all’uso e all’abuso di psicofarmaci che viene fatto nel lager romano dal Titolo “FARMA-CIE. Sbarcati, rinchiusi e sadati. Nel Cie di Ponte Galeria l’uso di psicofarmaci è fuori controllo” che potete leggere qui.
Adesso denunciateci tutti.
I Cie non si possono umanizzare, dei Cie solo macerie.