Lecce – Immigrato muore durante uno dei soliti turni estenuanti di lavoro nei campi

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Un sudanese di 47 anni è morto durante uno dei soliti turni estenuanti di lavoro nei campi tra Nardò e Avetrana, in provincia di Lecce, mentre raccoglieva pomodori.
Per il momento si sa che è stata aperta un’indagine per omicidio colposo contro i titolari dell’azienda agricola e il presunto intermediario, anche lui proveniente dal Sudan. Il medico legale dovrebbe eseguire l’autopsia che servirà a stabilire se la morte dell’uomo è avvenuta per qualche patologia preesistente o per le condizioni di lavoro disumane a cui era sottoposto. Un lavoro reso ancora più faticoso e bestiale dal caldo implacabile degli ultimi giorni, in cui il termometro ha superato i 40 gradi, trasformando in un vero inferno le aride campagne della penisola salentina.
Era insieme ad altri lavoratori stagionali come lui, che ogni anno raggiungono il Salento per la raccolta di pomodori e angurie e che al termine della giornata sono costretti ad accamparsi in strutture precarie e fatiscenti, senza servizi e assistenza. Si è accasciato in uno dei campi coltivati su cui lavorava ogni giorno fino a dodici ore per un salario inferiore alle 25 euro, senza contratto e sotto il ricatto del caporale e di datori di lavoro senza scrupoli.
Purtroppo, una storia come tante, di ordinaria miseria e disperazione, di chi raggiunge l’Italia con la speranza di un futuro migliore, dovendo poi accontentarsi di lavori massacranti e sottopagati.

22 luglio 2015

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