Fonte: Macerie
Giusto l’altro giorno, alcuni quotidiani online raccontavano di un giovane senza-documenti che, nel bel mezzo di un diverbio di piazza e accecato dalla rabbia, aveva avuto la cattiva idea di usar come arma il vaso da fiori posto ad abbellire… il portone della Questura. L’uso improprio del vaso di coccio, ovviamente, non è passato inosservato al piantone di turno che ha avvertito gli agenti delle volanti e, dopo un inseguimento abbastanza rocambolesco, il giovanotto è stato ammanettato e condotto in carcere. Una notizia che avremmo messo senz’altro tra i “diritti e rovesci” della settimana, se solo avesse avuto per teatro via Grattoni. La Questura invece era quella di Salerno e questa piccola notizia ve la mettiamo invece qui in bella vista per farvi notare come il malcapitato, a detta dei vari organi di informazione salernitani che si sono occupati della vicenda, sia finito rinchiuso nel Cie di Crotone.
Il Cie di Crotone? Chiuso nell’agosto 2013 in seguito alla completa distruzione nel corso di una rivolta, non aveva più fatto parlare di sé. E invece in questi anni è stato parzialmente ristrutturato e nel luglio appena passato il Prefetto della città calabrese aveva affermato di fronte ad una Commissione di inchiesta alla Camera che una trentina di posti erano già belli e pronti per alloggiare ospiti forzati e per incrementare i bilanci di una Misericordia qualsiasi. Se la notizia del vaso rotto di Salerno fosse vera (ma ce ne sono un almeno altre due da altrove che parlan di gente trasferita a Crotone) vorrebbe dire che, zitti zitti, gli uomini del Ministero alla fine quel Cie l’hanno fatto riaprire.
Per una volta sull’argomento saremo brevi, che non bisogna essere il colonnello Bernacca per capire da che parte tira il vento. Magari con pochi posti e dopo piccoli lavori, e sempre in silenzio; ma appiccicando un coccio dopo l’altro, gli uomini del Ministero i Cie stanno riuscendo a rimetterli in piedi e a riempirli di nuovo di gente.