Da Macerie
Martedì pomeriggio, insieme al primo fresco autunnale, al Cie di Corso Brunelleschi c’è stato un arrivo ben meno gradevole per alcuni reclusi. Stiamo parlando del rappresentante del consolato della Nigeria, il quale ha fatto capolino tra i muri e le reti del Centro, come spesso accade prima di grossi rimpatri. Infatti è questa figura a formalizzare il riconoscimento e a concludere di fatto la procedura burocratica per la deportazione.
Neanche due giorni dopo, ieri alle quattro del mattino, la polizia in assetto anti-sommossa è entrata nel Centro e ha preso con la forza quattordici ragazzi di nazionalità nigeriana e li ha stipati nei furgoncini blu del corpo statale. Destinazione Roma.
Nella capitale, difatti, era previsto un volo charter verso la Nigeria, ma come accade qualche volta il dispositivo delle espulsioni ha trovato sacrosanti impicci al suo svolgimento.
Qui il resoconto dei fatti susseguitesi nel Cie romano e poi all’aeroporto di Fiumicino.
Una notizia – più felice – da un altro Centro. Sabato scorso a Trapani-Milo dodici ragazzi marocchini hanno tentato l’evasione affrontando anche l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Purtroppo non tutti sono riusciti a scappare ma auguriamo buona libertà ai quattro che ce l’hanno fatta.