Una settimana di mobilitazione in varie città europee contro le frontiere, i centri di detenzione e le espulsioni, per la libertà di circolazione e insediamento per tutte e tutti.
Traduciamo di seguito alcuni passaggi dalle convocazioni di queste manifestazioni.
Londra
Manifestazione sabato 24 Ottobre a St Pancras (1) al terminal Eurostar: per la libertà delle tre persone – Abdul Rahman Haroun, Payam Moradi Mirahessari, e Farein Vahdani – ora in carcere nel Regno Unito per aver attraversato a piedi l’Eurotunnel; per tutte le persone uccise alla frontiera, tra le quali le 19 uccise quest’anno a Calais (13 di loro nell’ Eurotunnel) ; per i nostri amici e compagni e tutti coloro che rischiano la vita e lottano ogni giorno e notte contro le frontiere a Calais e in tutta la Fortezza Europa; contro la repressione in aumento a Calais, con 460 nuovi poliziotti antisommossa in città col compito di effettuare una ondata di arresti di massa e minacciare un grande sgombero nella jungle.
Parigi
In contemporanea con la manifestazione prevista a Londra , manifestazione a Parigi (2) in solidarietà con i 3 migranti arrestati dopo aver attraversato il tunnel sotto la Manica e contro i confini.
La manifestazione di Parigi inizia alle 15 a Place des Fetes nel quartiere La Chapelle, vicino al terminal eurostar Parigi alla Gare du Nord , una zona che è stata molto attiva nelle ultime lotte dei migranti, e dove è avvenuta la più importante occupazione di aree pubbliche da parte di persone senza documenti in questa estate.
• Libertà per i 3 migranti imprigionati in Gran Bretagna
• Documenti e case per tutti
• Libertà di circolazione e insediamento
• No Borders, abbasso le frontiere
Bruxelles
Il Coordinamento Sans Papiers del Belgio ha organizzato una manifestazione nazionale (3) per domenica 25 ottobre 2015 in piazza Bara a Bruxelles. I senza documenti di oggi erano i rifugiati di ieri, e i rifugiati di oggi saranno i senza documenti di domani. Attualmente almeno 150.000 uomini, donne e bambini vivono senza titolo legale per rimanere in Belgio, esposti allo sfruttamento dei padroni di casa e di imprenditori senza scrupoli.
Tutto questo deve finire ed è il motivo per cui rivendichiamo (tra le altre cose):
La regolarizzazione dei sans papiers
La chiusura dei centri di detenzione
Lo stop alle deportazioni
Libertà di movimento per tutti
Fermare la criminalizzazione dei senza documenti
Rispetto dei diritti fondamentali
Rispetto e applicazione dei diritti dei minori
Evros
Il coordinamento contro la recinzione di Evros ha organizzato per Sabato 31 ottobre una manifestazione nazionale (4) contro le barriere che impediscono l’accesso terrestre ai migranti sul confine tra Grecia e Turchia.
La recinzione di Evros non è solo il simbolo dell’esclusione , della demonizzazione degli “stranieri” e della protezione, a tutti i costi, della “sicurezza” nazionale ed europea. E’ la causa di tutti questi annegamenti nel Mar Egeo e nel Mediterraneo, in quanto costringe rifugiati e migranti a percorrere le pericolose rotte marittime per attraversare il confine. Il drammatico aumento del numero delle persone annegate nell’Egeo dopo il completamento della recinzione lo dimostra, e questo numero continuerà a crescere perchè nessuna recinzione può fermare la lotta per la sopravvivenza e una vita dignitosa.
Abbiamo creato il Coordinamento contro la recinzione a Evros per abbattere la recinzione, per aprire le frontiere, per fermare la tragedia umana nel Mediterraneo. Collettivi ed individui si sono incontrati per unire le forze, tutti e ciascuno con ideologie e analisi diverse, ma con la comune convinzione che società e movimenti debbano mettere fine all’incubo dei confini insanguinati.
Non possiamo restare in silenzio : finchè rimarrà in piedi la recinzione e le frontiere rimarranno chiuse, lo Stato greco e l’Unione europea sono responsabili delle uccisioni di migliaia di immigrati e rifugiati nel mediterraneo .
• Libera circolazione dei rifugiati e migranti
• Documenti per tutti – Nessuna espulsione
• Chiudere i campi di concentramento
• Contro la Fortezza Europa
• La nostra solidarietà abbatterà recinzioni e frontiere
Dungavel
Il coordinamento “We will rise” è “un gruppo di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e solidali che si sono uniti per organizzare e agire direttamente contro i sistemi, le istituzioni e le aziende che contribuiscono alla nostra oppressione.” Abbiamo organizzato per Domenica 25 Ottobre la prima manifestazione “Surround Dungavel” (5), per chiudere l’unico centro di detenzione nella Scozia , e in solidarietà con “Surround Harmondsworth”, “Shut Down Yarlswood” e il crescente movimento per porre fine alla detenzione dei migranti in tutto il Regno Unito. In precedenza avevamo organizzato la “ end detention wekend” a Glasgow e si è deciso che tenere proteste regolari davanti a Dungavel era la via da seguire per far passare il messaggio. Il 28 e 29 settembre ci sono stati tentativi di suicidio all’interno di Dungavel, l’assistenza sanitaria è inesistente. e nessuno dovrebbe essere rinchiuso a causa del loro status di immigrati.