Aggiornamento del 5 dicembre.
Sui processi ai/alle passegger* che hanno bloccato le deportazioni.
In vari paesi europei aumentano le iniziative solidali per bloccare le deportazioni delle persone migranti, e per questo motivo governi e tribunali si attrezzano per reprimere chi porta avanti azioni dirette di opposizione al regime delle frontiere. Il 1° dicembre si è tenuta al tribunale di Bruxelles la prima udienza del processo contro i sei passeggeri che erano riusciti, lo scorso 17 agosto, a impedire la deportazione di un camerunense. Le sei persone (3 francesi, 2 tedeschi e 1 camerunense) sono accusate di ribellione e di aver interferito col traffico aereo.
All’esterno del tribunale circa 100 persone appartenenti a vari gruppi, tra i quali il Coordinamento dei senza documenti, hanno manifestato in solidarietà con gli/le accusat* e i/le deportat*, contro le deportazioni e per la libertà di circolazione.
Nello stesso giorno al tribunale di Hal-Vilvorde l’accusa ha chiesto un mese di reclusione e una multa di 2700 euro nei confronti di una donna congolese, denunciata insieme ad altri tre passeggeri, perché considerati i leader della rivolta portata avanti da venti persone che avevano bloccato su un aereo una deportazione il 10 febbraio 2015. Il processo è stato aggiornato al 12 gennaio 2017.
Due giorni prima, il 29 novembre, il gruppo “Fronte d’azione dei migranti” e alcuni solidali avevano interrotto (video) a Louvain-La-Neuve il discorso del primo ministro belga Charles Michel durante una conferenza, denunciando le politiche razziste, le reclusioni e le deportazioni del governo locale in accordo con l’Unione Europea.
fonte: gettingthevoiceout
Il 17 agosto, alle 6:40 del mattino, all’aeroporto Tegel di Berlino, mi sono imbarcato su un volo per Douala con scalo a Bruxelles, dove sono atterrato alle 9:15 per imbarcarmi sull’altro volo delle 11:00, previsto per le 10:40.
Su questo volo, c’erano più di 200 passeggeri di diversa provenienza, per lo stesso volo non diretto.
Il mio posto era il 14 E. Poco tempo dopo, e dato il ritardo del volo, all’improvviso si sono sentiti forti rumori provenire dal secondo scompartimento, cioè in fondo all’aereo. Il primo grido era di un migrante che stavano soffocando e strozzando, le seconde urla erano di una donna, di un bambino e un uomo che stavano protestando contro questo trattamento inumano nei confronti del migrante.
Qui intervengo io, passando tra i passeggeri per assistere ai fatti e mettere pressione affinché smettessero di strangolare questo migrante, denunciando questo abuso e chiedendo che venisse fatto scendere dall’aereo. Inoltre ho filmato l’accaduto con il mio telefono così da poterlo usare come prova (ho i video e le foto).
Pochi minuti dopo, il capitano è stato sollecitato a riportare l’ordine sull’aereo, decidendo poi di far scendere il migrante dall’aereo (ho pubblicato il video sulla mia pagina facebook per provarlo) e chiedendo ai passeggeri di calmarsi e tornare ai loro posti per poter finalmente partire.
Dopo un po’ siamo stati presi a casaccio (6 persone incluso me e una donna, vice sindaca in Camerun che è stata umiliata dalla polizia belga) e brutalmente portati alla stazione di polizia dell’areoporto, dove hanno confiscato tutto ciò che avevamo. La polizia ha preso il mio telefono, insistendo per cancellare diversi file. Dopo alcuni minuti siamo stati portati in un altro commissariato per essere interrogati. Inseguito siamo stati tenuti in arresto (24 ore) nell’attesa della decisione del pubblico ministero. In tarda serata, siamo stati posti in arresto due alla volta.
Il giorno dopo, la mattina del 18 agosto, siamo stati portati al commissariato di polizia dove siamo stati ascoltati e, intorno alle 11 del mattino, sono stato il primo chiamato a firmare documenti in olandese, che io non ho poi firmato. Abbiamo semplicemente ricevuto la notifica, uguale per tutti, di una convocazione per il processo previsto il primo dicembre 2016.
Riassumendo, siamo stati tutti accusati di ribellione e dovremo andare in tribunale il 1 dicembre.
La lotta continua.
CISPM/Berlin Voix des Migrants.Tresor.
CISPM/Berlin Voix des Migrants.Tresor.
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How to stop a deportation