Como – Aggiornamenti dalla frontiera

riceviamo e pubblichiamo

domenica 4 settembre

CrpCqV2VIAAKvHiAggiornamento della situazione al Campo di S.Giovanni.
Oggi è stata una giornata carica di eventi, quella trascorsa al campo di fronte alla stazione. Tutto comincia a metà mattina quando un gruppo di solidali cerca di esporre uno striscione contro le deportazioni. La Digos interviene e cerca di dissuadere i solidali presenti dall’issarlo, ma è costretta a cedere di fronte alla determinazione dei compagni.
La provocazione poliziesca prosegue immediatamente dopo pranzo quando, ancora la Digos, si avvicina alla cucina autogestita (montata ieri e già da ieri sera la polizia aveva minacciato di rimuoverla con la forza, se non fosse stata tolta entro le 12.00), non essendosi accorta prima che si stava cucinando, e intima di toglierla, altrimenti “avrebbe cambiato atteggiamento”. Di fronte a un secco “no” e “noi la smonteremo quando apriranno le frontiere”, gli sbirri sono costretti a retrocedere nuovamente, presentandosi poco dopo con 3 reparti di celere e pronti a caricare solidali e migranti, nel frattempo accorsi in una quarantina, se la cucina non fosse stata smontata entro mezz’ora.
La cucina viene smobilitata, ma la provocazione prosegue: questa volta perché gli sbirri non vogliono che si tenga della pasta (cruda) nelle tende. Ancora un breve confronto, ma questa volta la Digos è circondata dai migranti.
Tolta la pasta, è la volta dei vestiti portati da alcuni solidali svizzeri: non possono restare al campo, ma devono essere consegnati alla Caritas. E’ troppo: i migranti, informati di ciò che sta succedendo, si radunano in assemblea, mentre i solidali ottengono che i vestiti restino dove sono.
La decisione dei circa cento migranti radunati in assemblea è forte è chiara ed estesa a tutti i presenti: le provocazioni poliziesche non sono state accettate e la risposta è univoca.
I migranti decidono rifiutare qualsiasi pasto che non sia cucinato all’interno del campo, mandando all’aria i piani di Caritas e sbirri.

LA LOTTA PROSEGUE!

 

lunedì 5 settembre

Ancora una giornata di tensione, ancora una giornata a muso duro, ancora una giornata di resistenza e solidarietà.

Tutto comincia verso l’ora di pranzo, quando viene avvistata la Digos fuori dalla casa di una compagna, al cui interno si sta cucinando, dopo lo sgombero della cucina autogestita di ieri.
Il timore di essere stati seguiti si concretizza poco dopo, quando una macchina di compagni diretta al campo viene fermata e perquisita, alla ricerca del tanto temutissimo cibo da portare ai migranti che, da ieri, hanno deciso di non accettare più nulla che non provenga dal campo o dai solidali, in risposta alle provocazioni poliziesche. Gli sbirri non trovano nulla, ma tengono in stato di fermo i compagni, tre dei quali svizzeri. Verranno rilasciati tre ore dopo circa; agli svizzeri viene minacciato un decreto di espulsione.
Il cibo giunge in stazione, ma, non appena si sta iniziando a servire, un plotone di sbirri si avvicina minacciosamente e, poco dopo, prova una piccola carica di alleggerimento a suon di spintoni per afferrare la tanto temuta pentola. Risultato: un tavolo rotto, qualche bacheca ribaltata, ma una gran risposta dei presenti che si incordonano di fronte al cibo permettendo a tutti di proseguire il pasto. Vengono intonati cori come “Go away!” verso gli sbirri.

La Digos non accetta un altro suo passo indietro e così inizia a chiedere ai solidali i documenti, riuscendo (praticamente circondando alcuni compagni) a prenderne qualcuno.
Nel frattempo, un finanziere in giornata da eroe decide di scagliarsi da solo contro il cordone di migranti e solidali che si era ricompattato, ma, viene respinto sia dai presenti sia rimbrottato dalla Digos, che lo spedisce in punizione.
I migranti, a questo punto, “scortano” i solidali addocchiati dagli sbirri lontano dalle loro attenzione ponendosi tutti intorno a loro.

Ai compagni identificati viene promessa una vaga “misura di prevenzione per l’allontanamento da Como”. A voler essere punita è evidentemente la solidarietà ed il rapporto di affinità che si sta creando sempre più forte contro le provocazioni poliziesche.

Migranti e solidali proseguono la loro lotta!

Seguiranno aggiornamenti

ABBATTERE LE FRONTIERE, OGNI GIORNO!

Prossimi appuntamenti:

– mercoledì 7 settembre presidio contro le deportazioni in Piazza anna Frank dalle 17.00 alle 20.00;

– domenica 11 settembre corteo antirazzista in solidarietà con tutti i migranti a Chiasso, con concentramento dalle 14.00 in Piazza Soldini

ABBATTERE LE FRONTIERE, OGNI GIORNO!

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