Germania – Le lotte dei/delle migranti nei centri di accoglienza a Berlino e Monaco di Baviera.

Molti credono che le proteste nell’ambito della cosiddetta “accoglienza” dei e delle migranti avvengano solo in Italia, in alcune strutture gestite da privati. Chi invece pone attenzione alle lotte portate avanti dalle persone segregate ovunque in Europa in questi tipi di centri non può che apprendere da queste stesse lotte le reali condizioni di segregazione, violenza e sfruttamento insite in un sistema che ha come presupposto la gestione e il controllo delle vite delle persone.

Traduzione da: Oplatz.


Berlino – Nel centro di accoglienza di via Brienner, le persone hanno detto basta. 22 maggio 2017. 

Negli ultimi giorni, la vita nel lager a Brienner Str. 16, Berlino, è diventata insostenibile. È ben noto che le condizioni dei lager a Berlino siano sempre pessime, ci sono sempre problemi con la salute, il cibo, il maltrattamento da parte degli agenti di sorveglianza assunti dai gestori del lager, l’igiene, ecc…

Ora nel centro di via Brienner le persone hanno detto basta. L’avvio della protesta è avvenuto qualche giorno fa: un padre stava portando un po’ di pane dalla cucina al suo bambino, che era malato, e gli agenti di sicurezza lo hanno trattato nel modo che potete vedere nei video qui di seguito, e cioè, come spesso dicono i migranti, come un animale.

A questo punto hanno deciso di accamparsi al di fuori del lager. Ora circa 50-60 persone denunciano gli abusi continui della security, la presenza di cimici che pungono adulti e bambini, il cibo rivoltante che è stata la causa per cui una donna ha tentato il suicidio (non poteva permettersi di mangiare fuori ogni giorno), il divieto di portare cibo nelle stanze, la mancanza di buone condizioni igieniche.

Ancora una volta diciamo forte e chiaro: vogliamo la chiusura di tutti i lager e lo vogliamo ora !!!

 

Berlino – “Non vogliamo ritornare in quel centro: la polizia vuole sgomberare la protesta!”. 23 maggio 2017.

Da circa 6 giorni più di 80 persone, tutte le famiglie che abitavano in questo centro hanno lasciato la struttura e hanno deciso di rimanere fuori fino a ottenere un nuovo luogo dove vivere. La protesta è dovuta alle condizioni inumane di vita nel campo. Ci sono un sacco di insetti che pungono i bambini continuamente. Il medico del centro afferma che è solo un’ “allergia”. Questo è quanto è stato raccontato dai media mainstream riguardo i problemi nel centro, ma ci sono problemi più gravi in questa struttura. Se andate lì e parlate con le persone potete ottenere informazioni più oneste rispetto a quello che scrivono i media “tedeschi”. La qualità del cibo è molto scadente e viene descritta come “spazzatura”. Il direttore non ascolta le persone e la sua risposta alle richieste è stata quella di creare una security molto repressiva e violenta nel centro, per avere il pieno controllo sui suoi abitanti.

Mercoledì sera, il padre di un bambino malato, voleva prendere del pane in cucina per darlo al figlio. Andò in cucina, ma quello che è avvenuto è stato uno scontro con la sicurezza che ha cominciato a colpirlo duramente. Il padre è finito in ospedale e questa scena ha scosso molte persone nel campo che non volevano più subire questa ingiustizia. Così molte famiglie sono uscite dal campo e hanno iniziato la loro protesta, chiedendo di trasferirsi in un altro campo.

La nostra protesta è molto tranquilla e ci sono stati alcuni media e politici che hanno parlato con noi. I politici dicono sempre che ci daranno un altro posto per vivere, ma ancora niente di concreto. Gira la notizia che ci abbiano offerto un nuovo posto che noi non abbiamo voluto accettare. Sì, perché viviamo in questa strada e non vogliamo andare a vivere in qualche luogo nel mezzo della foresta al di fuori del quartiere di Marzahn. Abbiamo bambini e neonati che vanno a scuola e all’asilo qui. Andiamo all’ufficio di collocamento qui. Non possono “semplicemente spostarci” come dei pacchi!

Oggi la polizia è venuta per conto dei politici e ha rimosso le nostre tende. Abbiamo bisogno di persone che documentino la nostra manifestazione. Abbiamo bisogno di cose calde per trascorrere la notte. Le notti sono fredde e le coperte o i sacchi a pelo sono più che necessari. Ci sono molti bambini tra noi.

Vieni a trovarci. Vogliamo rompere l’isolamento, dalla nostra parte. Fai una mossa anche dalla tua parte: rompi l’isolamento.

Traduzione da: Refugee struggle.

Monaco di Baviera – Protesta a Ebersberg, 22 maggio 2017.

Da questa mattina, 36 persone manifestano di fronte l’ufficio distrettuale di Ebersberg a Monaco di Baviera.

Noi siamo i/le migranti di “refugees struggle for freedom” (“Rifugiati in lotta per la libertà”). Nel 2012 abbiamo iniziato le nostre proteste. Ancora oggi siamo nelle strade per riconquistare i nostri diritti umani fondamentali. Come persone migranti è molto difficile ottenere i diritti umani fondamentali in Germania, perché non siamo nati qui – ma questo non è colpa nostra. Negli ultimi 5 anni abbiamo protestato innumerevoli volte in tutta la Germania. Ma fino ad ora – mentre siamo ancora nelle strade – nulla è cambiato per noi. Non sappiamo cosa fare, non sappiamo quanti anni ancora dobbiamo lottare per i nostri diritti umani fondamentali.

La situazione delle persone migranti in Germania è miserabile. Ogni giorno le persone sono deportate senza motivo nei loro paesi di origine. Molte persone migranti si suicidano. Mettono fine alla loro vita, per la sola ragione che noi non abbiamo il diritto di fare quello che vorremmo fare. Abbiamo messo le nostre vite in pericolo per vivere una vita migliore in Germania. Perché nei nostri paesi c’è la guerra. Ogni giorno le persone muoiono nei bombardamenti, così siamo fuggiti qui in Germania per cercare una vita migliore.

Ora il governo tedesco sta giocando con noi, perché non concede nessuno dei diritti che spettano ai cittadini. Da oggi noi protestiamo a Ebersberg. A partire da domani, 23 maggio 2017, cominciamo uno lo sciopero della fame e della sete.

Le nostre richieste sono: il diritto di rimanere. Fermare tutte le deportazioni. Nessuna discriminazione sociale (diritti uguali per tutti). Il permesso di lavoro

Questi sono i diritti umani fondamentali che vogliamo.

Noi siamo qui e qui lottiamo – La libertà di movimento è un diritto di tutti.

La nostra solidarietà va alle persone che protestano a Berlino in Briennerstrasse. Hanno lasciato il centro di accoglienza per andare in piazza a lottare per migliori condizioni.

Mandiamo un saluto di solidarietà ai migranti Oromo. Domani manifesteranno insieme ad altri contro le deportazioni in Etiopia e per la liberazione di tutti i prigionieri politici, per un’indagine indipendente sui crimini del governo etiope contro le manifestazioni pacifiche degli Oromo e Amhara così come l’assassinio di massa durante l’ Irrecha il 2016/10/02 a Buschoftu.

Monaco di Baviera – Sciopero della fame e della sete a Ebersberg, 23 Maggio 2017
Sciopero della fame e della sete per il diritto di soggiorno.

Da questa mattina i manifestanti sono in sciopero della fame e della sete. Le rivendicazioni sono rivolte direttamente all’ufficio immigrazione di Ebersberg, rappresentante di tutti gli organi competenti in materia di asilo.

– diritto di soggiorno

– stop a tutte le deportazioni

– nessuna discriminazione sociale (diritti uguali per tutti)

– permesso di lavoro

– soppressione dell’obbligo di residenza nei centri di accoglienza.


Oggi 25 maggio la protesta e lo sciopero della fame e della sete continuano per il 3° giorno. Come scrivono i migranti: “Siamo in sciopero della fame e della sete, senza una tenda e senza niente. Siamo in attesa di una risposta, ma finora nessuno è venuto a proporci una soluzione. Tre persone sono state ricoverate in ospedale. Non abbiamo altre opzioni. Ma non perdiamo la speranza e continuiamo a lottare per i nostri diritti!”


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