Roma – 29 Giugno: Iniziativa contro Daspo Urbano e retate

Come se non ci fosse un Daspo – Block Party!

29 giugno ore 18:30 – Piazza dei Mirti (Centocelle)

Le nuove leggi sull’immigrazione clandestina e sulla sicurezza urbana (Minniti-Orlando) proseguono nella direzione della guerra alle\ai povere\i, concentrando la repressione contro chi vive di piccola criminalità, e spingendo nelle periferie chi vive di espedienti. Dall’entrata in vigore di queste leggi sembra aumentato il numero delle retate e la loro violenza, basti pensare all’omicidio di Maguette, venditore ambulante senegalese ucciso dai vigili urbani durante un controllo qui a Roma, o ai pestaggi avvenuti a Torino da parte della polizia; all’aumento delle espulsioni di persone senza documenti, ai progetti di costruzione di nuovi centri di detenzione per migranti, all’introduzione del Daspo Urbano, a rinforzare le misure già in uso come il foglio di via, i decreti penali di condanna ecc., all’incremento di militari e forze dell’ordine nei quartieri e nelle strade.

I media fomentano la paura del diverso suggerendo che la causa dell’assenza di lavoro, della violenza sulle donne e nelle strade sia la presenza di persone migranti e\o povere, in genere di chiunque viva ai margini della legalità o chi si ribella. Sponsorizzando inoltre le applicazioni per “segnalare” (infamare) le persone che non seguono le regole. Garantendo che nessuno agisca contro ciò che non gli piace, ma che si limiti a delegare agli sbirri la propria sicurezza. Omettendo che sono spesso gli sbirri a pestare, stuprare e uccidere nelle strade.

I proclami sul “degrado” insistono a indicare chi non resta chiuso in casa (perché non ne ha una o perché non vuole) o beve fuori da un bar come qualcosa di brutto e indecoroso.

Vorrebbero farci sembrare chi scrive su un muro o chi vende per strada più pericoloso di chi con una divisa gira ogni giorno con una pistola ed è giustificato a usarla.

Ci vogliono convincere infatti che le nostre difficoltà economiche e sociali siano provocate da chi vive ai margini, sex workers, venditori ambulanti abusivi, writers, chi chiede l’elemosina o lavora illegalmente per sopravvivere, chi non si adegua alla “normalità” o chi lotta contro questo sistema infame che arricchisce solo i ricchi e affossa sempre di più chi stenta a sopravvivere.

L’arrivo dell’estate verrà accompagnato dal solito proliferare di ordinanze anti-alcool, anti-vetro e anti-bivacco, volte a impedire a chi non è seduto nel dehor di un bar o ristorante (quindi chi non spende soldi in un localino) di stare in strada e vivere i quartieri.

Centocelle ha visto l’apertura di tantissimi nuovi locali e fast-food che, insieme all’arrivo della metro C, ha determinato un aumento degli affitti e del costo della vita, dipingendo come inaccettabile l’abusivismo e la morosità, con il conseguente incremento delle persone sfrattate dalla proprie case e cacciate dal quartiere perché non potevano più permettersi di pagare, e l’arrivo dei militari nelle piazze.

Questo invece è per noi inaccettabile. Inaccettabile è la polizia che ogni giorno invade i quartieri in cui viviamo a caccia di persone da sbattere in galera; inaccettabile è il razzismo di stato che ogni giorno perseguita i venditori ambulanti stranieri e le comunità rom, cercando chi non ha i documenti giusti per rinchiuderlo in un lager; inaccettabile è non poter vivere e incontrarci tranquillamente nelle strade perché ogni giorno c’è una nuova regola che ci impedisce di mangiare, bere e divertirci in piazza.

Vogliamo riprenderci la libertà di organizzarci contro i nostri nemici e vivere la vita che desideriamo.

Non vogliamo che Centocelle diventi un altro dei quartieri di Roma con le strade piene di guardie che difendono i ricchi, chi consuma i territori, chi specula e sfrutta.

Per questo abbiamo deciso di occupare piazza dei Mirti, stare in strada tutte e tutti insieme contro questo sistema, le leggi e la polizia che ci vorrebbero chiudere a chiave in casa ognuna nella sua solitudine.

Fuori fascisti, sessisti, razzisti e guardie dai nostri quartieri !

nemiche e nemici delle frontiere

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