fonte: comitato lavoratori delle campagne
Ieri, 18 agosto, dentro la tendopoli abbiamo aspettato l’arrivo di polizia e istituzioni in modo pacifico e molto determinato. La sera prima, in un’assemblea insieme anche ai solidali di diverse parti d’Italia, avevamo scelto i nostri portavoce per esporre ancora una volta le nostre richieste. Prima di tutto l’accesso ai documenti per tutti e tutte (permesso di soggiorno, residenza e passaporto), poiché senza non è possibile fare niente! Solo i documenti ci rendono felici!
Le altre nostre richieste riguardavano il cambio delle regole nella gestione della nuova tendopoli: la possibilità di cucinare, no orari per entrare e uscire, no a telecamere e recinzioni!
Vogliamo avere il controllo della nostra vita!
Sono anni che viviamo in questo paese! Siamo qui per lavorare, ma non ci sono i contratti e le giuste paghe!
Le istituzioni davanti a queste chiare e dirette richieste hanno detto no ancora una volta. Hanno detto che loro non possono fare nulla e non possono cambiare le regole! Ma sappiamo che questo non è vero!
Ieri, tante associazioni, la CGIL, l’USB e la Caritas hanno iniziato a fare pressione: “andate nella nuova tendopoli e cambiamo le cose una volta dentro”, “non vi preoccupate che dopo cambiamo le cose!” Mentre le istituzioni hanno proposto delle piccole modifiche per convincerci, come la possibilità di cucinare da soli in una cucina collettiva (per 550 persone!).
Dopo aver esposto le nostre intenzioni abbiamo detto alle istituzioni che sarebbero dovute tornare con altre proposte. Quindi a quel punto l’incontro ufficiale è finito e grazie alla nostra determinazione abbiamo ottenuto un buon risultato!
A questo punto istituzioni e associazioni hanno intercettato piccoli gruppi di persone facendo ancora false promesse. Addirittura alcune associazioni hanno offerto dei soldi (10/20 euro) alle persone per convincerli ad andare nella nuova tendopoli. Nello stesso momento è stata tolta l’acqua nella tendopoli dove viviamo.
Sappiamo bene che da subito la nuova tendopoli avrà molti problemi, sia perchè non funziona sia perchè già da adesso tanta gente sta ritornando dalla provincia di Foggia e dalla provincia di Cuneo.
La nostra lotta non si ferma qui. Andiamo avanti giorno per giorno e il 30 agosto saremo a Roma per un incontro con il Ministero dell’Interno.
Gli e le abitanti della tendopoli.