Traduzione da Jomhouria
Siamo un gruppo di cittadine del Municipio di Redeyef. I nostri figli sono stati reclusi nelle carceri e nei centri di detenzione italiani, dopo che avevano attraversato il mare rischiando di morire, e ora sono segregati in condizioni precarie e degradanti, costringendo alcuni di loro a Lampedusa a cominciare uno sciopero della fame mentre un altro gruppo è stato condotto in un centro a Catania per deportarli.
Noi:
• condanniamo l’accordo tra il Ministero degli Esteri tunisino e le autorità italiane, che sancisce la loro deportazione in Tunisia in violazione di tutte le convenzioni internazionali
• Ci impegnamo per la liberazione incondizionata dei nostri figli
• Comunichiamo all’opinione pubblica locale, regionale e nazionale che inizieremo domenica 29 ottobre 2017 dei presidii periodici di protesta presso l’Unione locale del Lavoro di Redeyef e presso la sede del Municipio
• Siamo determinate/i a sostenere i nostri figli per risolvere il loro problema e vi informiamo che siamo pronte a intraprendere forme di lotta più incisive nel prossimo futuro se subiranno una deportazione forzata o se la loro situazione rimarrà invariata
• Invitiamo tutte le organizzazioni libere, i sindacati, i partiti e le persone a sostenerci e stare dalla nostra parte in questa giusta causa.
LE FAMIGLIE DEI DETENUTI NEI CENTRI PER IMMIGRATI IN ITALIA
Alcune foto della protesta di domenica 29 ottobre a Redeyef: