Riceviamo e diffondiamo:
Sabato 23 dicembre: Corteo antirazzista, antifascista, anticapitalista e contro ogni frontiera a Lugano.
Concentramento alle 14.00 in Piazza Molino Nuovo.
PACE NON CERCHIAMO. A GUERRE E RAZZISMO CI RIBELLIAMO!
I SEGNI DI UNA PACE TERRIFICANTE
Provano a farci credere che va tutto bene…
A Brissago un poliziotto uccide un migrante in un assordante silenzio complice.
A Balerna un migrante muore fulminato sul tetto di un treno per sfuggire ai controlli delle guardie di confine.
A Camorino, in un “centro di accoglienza/bunker sotterraneo” la polizia e un securino torturano un richiedente l’asilo ammanettandolo a una doccia e minacciandolo per ore.
A Locarno un neonazista appartenente alla crew38 aggredisce e ferisce un ragazzo con la lama.
A Lugano, città piena di telecamere, polizia e securini, non puoi vendere rose per strada o chiedere l’elemosina perché la polizia perseguita, deruba, sequestra e picchia, mentre interi quartieri popolari vengono perquisiti in nome della sicurezza per difendere il lusso.
In tutto il Ticino se non hai la pelle bianca vieni fermata/o, perquisita/o, pestata/o, deportata/o da polizia e guardie di confine.
Mentre i partiti di destra fomentano il razzismo, i/le leader della sinistra progettano campi di concentramento per migranti e propongono deportazioni dall’aeroporto di Agno.
A Lugano il municipio leghista e il sindaco Borradori ricevono in pompa magna la criminale di guerra Tzipi Livni, con la partecipazione di politici di destra e sinistra. Prima di Trump è Borradori a proporre Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele.
La democrazia è illusione di partecipazione: gli interessi dello Stato, dei politici e del potere economico non vengono mai ostacolati. Siamo libere/i di scegliere solo ciò che ci impongono: chi votare e cosa comprare.
Nel clima imbecille del “prima i nostri”, arrivano prima soltanto lo sfruttamento, la perdita dei permessi e le espulsioni (ad esempio minori nati/e e cresciuti/e qui!) giustificate con precariati e licenziamenti!
Il Ticino è il primo cantone in Svizzera ad adottare la legge anti-burka, con giustificazioni razziste e islamofobe e a estendere la legge anti-hooligans anche per manifestazioni extra sportive.
In Ticino chiudono e reprimono qualsiasi idea ed espressione di libertà, di socialità e d’aggregazione. Dal bar allo stadio ai concerti tutto è controllato, pacificato, svuotato e commercializzato.
La scuola, sempre più allineata ai proclami delle destre nazionaliste, è una cinghia di trasmissione dello sfruttamento neoliberista. A Lugano si cavalca la speculazione edilizia per costruire il campus universitario più costoso ed elitario d’Europa.
Giornalist*, media locali e portali on line fomentano il clima d’odio e di paura, modificando e distorcendo i fatti e la realtà. In questo modo contribuiscono a creare insicurezza e giustificano uno stato securitario .
Imprese e società finanziarie svizzere devastano il pianeta per produrre montagne di merci inutili che riempiono le vetrine e fanno diventare i ricchi sempre più ricchi.
NONOSTANTE TUTTO QUALCUNO NON CI STA!
SAPPIAMO CHI PRODUCE INSICUREZZA E TERRORIZZA PER LE STRADE.
SAPPIAMO CHI CAVALCA XENOFOBIA E RAZZISMO PER I PROPRI TORNACONTI ELETTORALI E PER SOFFOCARE QUALSIASI ESPRESSIONE DI RIFIUTO.
SAPPIAMO CHE IL DECORO DI QUESTO CANTONE INFAME È SOLTANTO LA FACCIA BIANCA DI UNA BANDA DI UOMINI D’AFFARI, MASSONI E CAPITALISTI NOSTRANI.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI E PER OPPORCI A QUESTA PACE TERRIFICANTE SCENDIAMO IN STRADA PER UNA CAMMINATA ANTIRAZZISTA, ANTIFASCISTA, ANTICAPITALISTA E CONTRO OGNI FRONTIERA.
CONTRO CHI VUOLE SPEGNERE LE ANIME IN RIVOLTA.