Giovedì 31 maggio presidio al tribunale di Gap. La solidarietà non si arresta!

Fonte: Chez Jesus – Rifugio Autogestito

GIOVEDI 31 MAGGIO PRESIDIO SOTTO AL TRIBUNALE DI GAP

La solidarietà non si arresta!

Théo, Bastien, Eleonora, tutt* liber*!

RITROVO ORE 6,30 A CHEZ JESUS (sottochiesa occupato di Claviere) per partire insieme per Gap

ORE 8,30 fuori dal Tribunale di Gap (Place Saint-Arnoux)

Giovedì 31 maggio si terrà a Gap il processo per Théo, Bastien ed Eleonora, tre compagnx arrestatx in seguito alla marcia che il 22 aprile ha visto più di duecento persone, con e senza documenti, attraversare il confine italo-francese a piedi ed arrivare a Briançon.

Una marcia spontanea contro la frontiera, e contro le divise che la difendono. Una marcia anche contro i neo-fascisti di Génération Idéntitaire, che chiedono la chiusura totale del confine, un aumento dei controlli polizieschi e l’aumento dei rimpatri dei “sans papier”.

Il 22 la polizia di Briançon al termine della marcia ha arrestato tre persone. Théo, Bastien e Eleonora hanno fatto 10 giorni di carcere tra Gap e Marsiglia ed ora sono sottoposti a misure cautelari (obbligo di dimora in Francia, obbligo di firma e l’interdizione dal esprimersi “in pubblico”).

Giovedì 31 alle 8,30 inizia il processo; l’accusa è di favoreggiamento all’immigrazione clandestina in banda organizzata, reato la cui pena massima sono 10 anni di carcere.

Andiamo a farci sentire.

Questo è un processo politico: sotto accusa sono la lotta e la solidarietà che si sono sviluppate nella zona di frontiera negli ultimi mesi. Anche l’accusa di “Banda organizzata” ne è un esempio: l’attacco dello stato è verso le reti di solidarietà che si sono create tra le valli italiane e il briançonnese.

La militarizzazione ha ucciso. Nelle ultime due settimane due corpi sono stati ritrovati appena al di là della frontiera. Blessing, giovane 21enne nigeriana che tentava di raggiungere la Francia è morta in seguito a un inseguimento della polizia francese che l’ha fatta cadere nel fiume. Mamadou invece è morto di sfinimento, nei boschi di Briançon, dopo giorni di cammino dove cercava di evitare i controlli polizieschi sempre più forti.

La frontiera uccide, e la militarizzazione è la sua arma. Lottiamola con ogni mezzo necessario.

Théo, Bastien Eleonora, liber* subito.

Su quei sentieri c’eravamo tutt*.

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