Il 21, 22, 23 settembre a Bruxelles e in tutto il Belgio si ricorderà l’assassinio di Semira Adumu, una migrante uccisa dalla polizia nel 1998 durante un tentativo di espulsione.
Qui di seguito pubblichiamo la traduzione in italiano dell’appello a partecipare attivamente all’organizzazione della tre giorni di lotte.
Semira Adamu 1998
Hanno ucciso una donna, non la sua lotta!
Il 22 settembre 1998, durante il sesto tentativo di espulsione, Semira Adamu è stata assassinata, soffocata con l’aiuto di un cuscino da alcuni poliziotti che agivano in conformità alle tecniche di espulsione definite dallo Stato.
Richiedente asilo respinta, Semira aveva solo 20 anni. Dal centro di detenzione 127bis in cui era reclusa, Semira comunicava con il Collettivo contro le espulsioni: raccontava del funzionamento delle prigioni e informava delle espulsioni delle/degli altri/e compagni/e detenuti/e.
Semira incarnava, alla sua maniera, la lotta delle donne per la loro dignità e la resistenza alle disumane politiche d’asilo e di migrazione (inumane). Lo Stato si è impegnato a farla tacere.
Per coloro che se ne ricordano, l’indignazione era generale. “Mai più”, ci eravamo detti/e tutti e tutte.
E invece, venti anni dopo, il Belgio continua e infierisce con una politica cinica e mortale nei confronti delle persone migranti. Espelle verso i paesi in guerra e collabora con degli Stati dittatoriali. Precarizza e infierisce sulle persone senza documenti, che vengono arrestate persino all’interno delle associazioni che li sostengono. Dei nuovi CIE sono in costruzione, il governo prevede di mettere di nuovo in carcere le famiglie a partire dall’estate 2018. Quanto alla politica d’asilo, non tiene conto della situazione specifica delle donne migranti. La politica migratoria europea privatizza o appalta il controllo delle frontiere esterne a paesi limitrofi che rendono ancora più aleatorio l’accesso al territorio e alla protezione di coloro che ne hanno bisogno.
Ciononostante, la contestazione di queste politiche (disumane) non si indebolisce. I/le dirette/i interessate/i, le persone senza documenti le rifiutano e lottano in collettivi per la loro regolarizzazione. Migliaia di persone si oppongono manifestando, sostenendo le persone senza documenti e i movimenti di occupazione, ospitando i/le migranti, difendendo delle persone minacciate di espulsione, rivendicando semplicemente il diritto alla solidarietà … Anche noi.
Riuniti dentro il Coordinamento Semira Adamu 2018, vogliamo rendere omaggio a Semira Adamu e alla sua lotta, ricordare il “Mai più” del 1998 e denunciare la presa di posizione del Belgio su una politica migratoria europea che ha fatto, in venti anni, decine di migliaia di vittime alle sue porte e sul suo territorio.
Così, desiderosi/e di contrastare queste politiche esecrabili, noi collochiamo le nostre iniziative all’interno delle seguenti rivendicazioni:
· regolarizzazione di tutte le persone senza documenti al fine di una effettiva libertà di circolazione nell’uguaglianza dei diritti per tutte e tutti
· la fine delle espulsioni e la soppressione dei CIE
· la condanna sistematica delle violenze razziste, patriarcali, repressive e di Stato
Precedute da azioni durante tutto l’anno, il coordinamento propone per il 21, 22 e 23 settembre 2018:
· un periodo di riflessione sulle questioni legate alla migrazione e al razzismo strutturale, le politiche migratorie e le alternative;
· degli incontri popolari, culturali, festivi e impegnati;
· delle iniziative nei luoghi rappresentativi della politica d’espulsione, così come degli interventi artistici e militanti in spazi pubblici;
· la trasmissione della storia di Semira Adamu pubblicata in differenti formati e la rivendicazione di una strada dedicata alla sua memoria e a quella delle persone migranti sparite;
Ogni persona, collettivo, associazione, gruppo, istituzione, luogo culturale, etc. di Bruxelles, delle Fiandre e della Vallonia che condividono queste rivendicazioni e desidera sostenere attivamente questa commemorazione è la benvenuta all’interno del Coordinamento Semira Adamu 2018;
Noi incoraggiamo ognuno e ognuna a sviluppare il proprio intervento sui differenti aspetti della lotta di Semira e a intraprendere delle iniziative militanti secondo il consenso d’azione adottato dal coordinamento Semira Adamu 2018.
A partire da settembre 2018, il coordinamento spera che i legami creati persisteranno per assicurare i diritti di tutte le persone migranti.