Belgio – La frontiera uccide un altro uomo

fonte gettingthevoiceout

Un esule di origine etiope è morto il 6 luglio su un tratto della strada A29 che unisce Bruges e Rotterdam. La notizia è stata riportata dal blog getting the voice out.

L’uomo viaggiava con altri sette passeggeri etiopi, tutti con regolari documenti da rifugiati, come riferito da testimonianze dirette. Andavano a cercare fortuna altrove. Nel momento in cui si sono resi conto che il conducente aveva cambiato direzione rispetto a quella accordata, hanno estratto fazzoletti e foulard per segnalargli di fermarsi.

L’uomo li ha certamente visti sullo specchietto retrovisore, oltre al fatto che molti automobilisti lo hanno avvertito di quello che stava succedendo. Tuttavia, la vettura non si è fermata. Anzi, il conducente ha cominciato ad alternare brusche frenate a improvvise accelerate al fine di fare cadere le persone a bordo. Il tutto fin quando il camion è stato fermato, dopo un inseguimento, da una volante della polizia.

Qualche testimone dice che Géri si sarebbe lanciato dal camion quando ha visto la polizia. Altri che è caduto a causa delle manovre dell’autista. Fatto sta che è morto sul colpo. Le altre 7 persone sono state portate in commissariato prima di essere rilasciate qualche ora dopo. 

Géri aveva 25 anni. Era arrivato in Belgio qualche settimana fa e veniva da Israele. Un paese dove le persone nere, ebree o meno, sono fortemente discriminate. Giusto qualche settimana fa l’assassinio di un giovane ebreo etiope da parte della polizia aveva scatenato giorni di lotte e proteste della comunità nera del paese sionista. 

Una solidale che ospitava Géri racconta: “siamo tuttx tanto tristx. Era uno dei miei ragazzi. Venerdì, gli ho detto di essere prudente … ha risposto ridendo”. 

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